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attualita, edizione cartacea, il tappiro
di GIansandro Rosasco | 13 Marzo 2013 | in categoria/e attualita edizione cartacea il tappiro
E' GUERRA ALLE BANCHE - Parte da un paesino la lotta al becero sistema creditizio: ci avete abbandonato per speculare: ora siamo noi ad andarcene
L’invito agli istituti di credito territoriali: "portateci proposte concrete o non vedrete più i nostri soldi"
Hai problemi con le banche? Unisciti al gruppo Contatta l’Alzati Lazzaro 0185.934518
La Fontanabuona è sempre stata una valle altamente produttiva, la disoccupazione non era praticamente mai esistita e centinaia di famiglie sono sempre vissute grazie alle energie scaturite dalle loro Partite Iva. Gente che a più livelli si è sempre tirata su le maniche ma che oggi, in piena crisi, non riesce a far fronte alle mille difficoltà. Politici che promettono (il tunnel Fontanabuona Rapallo, per dirne una, è ancora un progetto), burocrazia inutile e insopportabile, dipendenti degli uffici amministrativi arroganti, inconcludenti e senza senso civico; ma se vogliamo focalizzarci su un tema, quello creditizio è oggigiorno il più preoccupante. In poche parole le banche non stanno più svolgendo il loro lavoro, ossia dare denaro: il credito non viene concesso e i fidi già in essere vengono dimezzati togliendo linfa vitale alle attività, distruggendo l’occupazione e ammazzando i sogni imprenditoriali di lavoratori da sempre ricchi di ingegno e buona volontà.
Esistono decine di aziende che sono state costrette a chiudere ma ora si sta alzando una voce unitaria raccolta da Giampiero Bavestrello (uno dei titolari dell’Alzati Lazzaro di Gattorna), che sta raggruppando decine e decine di commercianti accomunati dagli stessi problemi, tanto che già alla prima riunione erano in trenta la seconda dopo pochi giorni in quaranta. “La volontà - spiega Bavestrello - non è fare la guerra ad un singolo direttore di filiale ma risolvere questa situazione creando un gruppo di pressione che possa far sì che le banche ritornino semplicemente ad esercitare il ruolo per cui sono nate. Gli istituti di credito devono essere parte della comunità, quindi o tornano a compiere il loro mestiere oppure rimarranno senza clienti perchè così non si può più andare avanti. Sono generazioni che paghiamo puntualmente le rate dei vari prestiti, mutui etc e un direttore lungimirante (che deve essere il tramite con i piani alti della banca) deve tornare ad essere il punto di riferimento del sistema creditizio locale perchè conosce il territorio e sa benissimo quali sono le attività solvibili che investono e che non hanno intenzione di scappare ma di rimanere e produrre ricchezza. Se non sono in grado di capire questo momento significa che non sono adatti per queste mansioni e dovranno fare le valigie insieme alla banca di appartenenza”.
La forte protesta non è che l’inizio di una guerra che vede al momento lo schierarsi delle prime pedine sulla scacchiera per arrivare a risultati concreti. Bavestrello termina invitando ”tutti gli istituti creditizi a farci comprendere che sono a favore del territorio e delle attività commerciali, in una parola, della comunità. Siamo pronti ad “emigrare in massa” verso chi saprà raccogliere questo accorato appello e coinvolgeremo sempre più attività e persone”. Il tempo del timore reverenziale nei confronti dei colletti bianchi delle banche pare al termine; siamo tutti sulla stessa barca o si rema tutti nella stessa direzione e si cerca di uscire dal vortice creato anche dalla banche o si affonda tutti.
LA LEZIONE
Un fontanino salvò un’intera economia finanziando i lavoratori più umili: per capire se poteva concedere un prestito guardava le loro mani
Le banche dovranno confrontarsi con i fontanini, anche del passato. Amadeo Peter Giannini (San Jose 1870–1949) è stato fondatore della Bank of America, il primo a servirsi della pubblicità, il primo a finanziare la vendita a rate delle automobili, ma soprattutto il primo a concepire la banca come un bene di largo consumo, un servizio per tutti. È considerato l'inventore delle moderne pratiche bancarie; fu il primo a offrire servizi bancari anche al ceto basso. Aprì la Bank of Italy nel 1904 e nel 1906 ci fu fu il terremoto di San Francisco che in tre giorni distrusse 50.000 abitazioni, oltre a uffici, alberghi ed edifici pubblici. Giannini cosa fece? Prese un tavolo, lo piazzò in mezzo alla folla dei sinistrati, ci mise sopra il cartello Banca d'Italia: aperto ai clienti e incominciò a offrire soldi per la ricostruzione. Faceva il banchiere da soli 4 anni e la sua clientela era formata da umili artigiani e commercianti di origine italiana che non trovavano credito in nessun'altra banca. Il terremoto gli offrì l'occasione di estendere la sua fiducia nel lavoro della gente semplice, nel dinamismo della vita economica americana e nella funzione di stimolo della banca. Il suo coraggio fu premiato: gran parte della ricostruzione fu finanziata attraverso i suo sportelli. Dal 1916 aprì altre filiali: la sua attività si allargò a poco a poco a tutta la California, specie sotto forma di finanziamento dei piccoli agricoltori, in gran parte italiani. Poi, superati gli ostacoli anche legali che i concorrenti e le autorità opponevano alla sua penetrazione, ottenne la fiducia dei grandi uomini di affari e si espanse anche nel resto degli Stati Uniti. Nel 1919 fondò la Banca d'America e d'Italia. COsì con la sua Banca Giannini aiutò in maniera determinante le industrie cinematografiche e del vino e finanziò i primi film di Walt Disney, Charlie Chaplin e Frank Capra. A San Francisco una piazza vicina alla Bank of America è intitolata a suo nome e nel 1973 è stato emesso un francobollo con il suo ritratto. La rivista Time lo ha nominato come uno dei “costruttori e giganti” del XX secolo.
Tratto da CORFOLE! del 3/2013, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata
I commenti dei lettori
franco:
Perche' non si parla piu' dei famosi "tango" Bond Argentini che le banche locali in primis La Carige o Banco o Cassa di "risparmio "di Chiavari o di Lodi fa lo stesso.....hanno rifilato agli IGNARI e anziani risparmiatori .Dopo "il bidone " la Carige faceva affigere dei manifesti sui muri con su scritto Carige APPRODO SICURO...
franco:
Quando...LA CARIGE e LA CASSA DI RISPARMIO DI CHIAVARI O DI LODI.....hanno rifilato a ignari e anziani risparmiatori i famosi "TANGO" BOND ARGENTINI ....subito dopo LA CARIGE faceva affigere manifesti con su scritto ...CARIGE APPRODO SICURO...disegnandoci sopra un molo....
Franco:
Quando...LA CARIGE e LA CASSA DI RISPARMIO DI CHIAVARI O DI LODI.....hanno rifilato a ignari e anziani risparmiatori i famosi "TANGO" BOND ARGENTINI ....subito dopo LA CARIGE faceva affigere manifesti con su scritto ...CARIGE APPRODO SICURO...disegnandoci sopra un molo....
Claudio:
Io l'anno scorso da Chiavari ho portato il mio conto alla Banca Etica, l'unico sportello è a Brignole, ma la mia coscienza è contenta, tra poco lo sarà pure il mio portafoglio!!! VIVA LA BANCA ETICA!!!
Aldo:
Solo una breve frase: le banche sono, per la maggiore, soltanto avidi comericianti di soldi, politiche corrotte per interesse ne hanno fatto il fiore dell'ochiello, come se le industrie. gli operai ed il popolo fossero cose di serie B e C. Inoltre, il falso processo di pace e sicurezza, in parte, fommentato dai banchieri internazionali, fallirà immediatamente dopo il suo proclamo.
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