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05 Febbraio 2013 | in categoria/e attualita edizione cartacea

“Chirone”: con un tutor si impara che studiare è bello. Da Rapallo un innovativo progetto contro l'insuccesso scolastico che affianca uno studente del Liceo a uno delle Medie

Studenti sfiduciati, annoiati, con rapporti difficili in classe: in Italia sono sempre di più i ragazzi che manifestano i sintomi di un disagio che può portare all’abbandono precoce della scuola. Si parla di 50mila  studenti, due su dieci, che lasciano i banchi prima di terminare le medie. Un fenomeno che investe in modo talora significativo le scuole del Tigullio e che anche gli insegnanti hanno imparato a riconoscere e a temere come punto di partenza di percorsi sbagliati, dalla microcriminalità al bullismo e all’abuso di alcol e droghe.
Dalla volontà di prevenire questo fenomeno nasce il Progetto Chirone, promosso dall’Istituto Comprensivo di Rapallo in collaborazione con il Liceo Da Vigo di Rapallo, che già dalla scuola media ricerca nuovi stimoli e percorsi per l’apprendimento.
Nella mitologia classica Chirone è il saggio centauro che fa da maestro ad Achille e lo aiuta a fare emergere la sua natura di eroe: l’idea è infatti quella di affiancare a ogni studente “a rischio” uno più grande - una sorta di mentore - che lo aiuti a migliorare il suo metodo di studio e a ritrovare fiducia in se stesso. “Le più recenti ricerche pedagogiche si concentrano sull’efficacia dell’educazione tra pari, che offre un aiuto a tutti coloro che si trovano in difficoltà scolastiche per timidezza, scarsa motivazione allo studio, mancanza di un metodo o poca autostima”, spiega il Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo di Rapallo Giacomo Daneri (in foto).
Il fatto che il mentore sia uno studente di pochi anni più grande permette di stabilire un’immediata reciproca fiducia e offre al contempo un modello positivo di comportamento che arricchisce la loro formazione. L’attenzione dello studente più grande offre nuovi interessi a quello più giovane, lo aiuta a far emergere le sue attitudini, a farlo sentire speciale, a fortificarsi. La scelta degli studenti del Liceo non è casuale, ma tiene conto delle loro capacità e del merito: “Agli studenti-tutor sarà previsto un credito formativo ai fini del punteggio annuale per l’esame di Stato - dice il Dirigente Scolastico del Da Vigo, Nazaria Persia -. Per gli studenti del quarto anno l’esperienza di tutoraggio potrà essere fatta invece valere come alternanza scuola-lavoro. A quanto ci risulta è la prima esperienza di questo tipo in Italia e il fatto ci inorgoglisce”.

Tratto da CORFOLE! del 2/2013, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata

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