attualita, edizione cartacea, storia locale

di Michela De Rosa | 10 Dicembre 2012 | in categoria/e attualita edizione cartacea storia locale

‘Donega': la prima canzone a km0. L'ironico inno dei Rusenenti alla frazione di Neirone sta spopolando sul web, tanto da essere notata perfino dagli USA (VEDI IL VIDEO!)

Prima di continuare a leggere munitevi di sorriso, perché qui si parla di ironia, goliardia e divertimento. E magari provate a canticchiare... “C’è un rettilineo a DOnega, c’è un benzinaio a Donega, c’è un tabacchino a Donega, ci son le bocce a DOnega, c’è il farmacista a DONEGA, OOHH DONEGA, c’è un carrozziere a DONEGA, non manca niente  a DONEGA... comune di Neirone”. Inizia così la divertente e orecchiabilissima canzone che Andrea Ceccon con il gruppo ‘I Rusenenti’ ha voluto dedicare alla ‘ridente’ frazione: “La prima volta che ho visto il cartello DONEGA ho subito pensato a una canzone ironica: è una frazione sbattuta sul rettilineo, cinque case senza storia... gli abbiamo voluto dare un inno, una storia. E poi DOnega non finisce fino a Chiavari, visto che c’è il cartello di inizio ma non di fine!”. Ok, il benzinaio, il tabacchino, il meccanico e le bocce effettivamente sono presenti in quello stralcio di rettilineo, ma Ceccon si spinge più in là e la canzone prosegue dicendo che il jazz, il rock, il punk e lo yoga sono nati a DONEGA e che i Beatles e Leonardo erano di DONEGA: “Diciamo che ci ha preso la mano nella lirica e ci abbiamo piazzato anche Belen e Kakà, giusto per non farci mancare niente!”. Gli 'abitanti' di DOnega sono letteralmente impazziti per questa canzone che è di fatto diventata l’inno della frazione. Ma la realtà è che la canticchia già mezzo mondo, tanto che Ceccon è stato contattato da una ricercatrice, osservatrice delle tendenze musicali nel mondo, che ha visto il video su you tube (girato al Go a gua secca di Cicagna, dove Andrea è di casa): “Ci ha deto che facciamo musica interessante e suoniamo strumenti strani.. perché io suono il tamburo battente, quello da banda”. E non è l’unica stranezza dei Rusenenti: quasi nessuno ha il ruolo che gli spetta, nel senso che Francesco Andreis (Cicagna) è un batterista ma qui suona il basso, Gioacchino Costa (Favale) è un cantante e qui si cimenta con la chitarrista, lo stesso Ceccon (Moconesi) è un cantante che si cimenta con una strana batteria mentre Andrea Carrozzo (San Salvatore) è l’unico che suona il suo strumento, la fisarmonica. I Rusenenti nascono a febbraio: a forza di trovarsi insieme a suonare è nata l'idea di un gruppo territoriale, radicale, per goliardia e divertimento; il nome è una dichiarazione di onestà, come racconta l’altra canzone che sta spopolando, intitolata appunto “IO SONO UN RUSENENTO”. Non vi resta che cercarle in rete e poi vi ritroverete a canticchiarle sorridendo, come me in questo momento!
Contatti per serate e concerti:
rusenenti@libero.it


QUI IL VIDEO!

Tratto da CORFOLE! del 12/2012, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata

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