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attualita, benessere, ecologia, edizione cartacea
di Michela De Rosa | 04 Ottobre 2012 | in categoria/e attualita benessere ecologia edizione cartacea
Vai al lavoro in bicicletta? Potresti anche essere assicurato e sfrecciare sull'autostrada delle biciclette da poco inaugurata
Il Comune di Sestri aderisce alla campagna “In Itinere” promossa da Fiab
Il prezzo della benzina alle stelle, la voglia di città più a misura d’uomo ma soprattutto una crescente presa di coscienza riguardo l’ambiente e l’aria che respiriamo hanno determinato un deciso aumento delle persone che utilizzano la bicicletta per gli spostamenti. Anche per andare al lavoro. Ed è di questo caso che parliamo. Se vi capitasse, facendo appunto il tragitto ca-lavoro in bicicletta, di avere un incidente che vi costringesse ad una lunga convalescenza, fatta di visita mediche, fisioterapia e tanto riposo sappiate che, per il cosiddetto incidente “in itinere”, non vi spetta alcuna indennità in quanto l’infortunio si è verificato a bordo di un mezzo privato il cui uso non era necessario. L’INAIL infatti non fa altro che applicare una legge che riconosce l’infortunio solo al lavoratore che compie il tragitto casa-lavoro a piedi o con i mezzi pubblici, escludendo l’uso del mezzo privato ma senza distinguere se sia moto, auto o bicicletta. Per superare questa ingiustizia che equipara la bicicletta ai mezzi a motore la Federazione Italiana Amici della Bicicletta (FIAB) ha promosso una proposta di legge per l’introduzione di una tutela assicurativa anche per chi usa questo mezzo nei tragitti lavorativi. Lo scorso 20 settembre, durante la Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, la Giunta Comunale di Sestri Levante ha aderito, con propria delibera, alla campagna “In Itinere” lanciata da Fiab, e sostenuta a livello locale dall’Associazione Vivinbici-Fiab/Tigullio. A favore si sono già pronunciati numerosi Comuni, da Bologna a Venezia, da Torino a Rimini e poi Pordenone, Modena, Trento e tanti altri. Al momento queste adesioni sono relative solo alla proposta in quanto il Ministero ha dato esitro negativo. Nel frattempo, chi può, si organizza. Segnaliamo a tale proposito un’interessante iniziativa della Regione Lombardia volta ad agevolare l’utilizzo della bicicletta da parte dei propri dipendenti: ha stipulato una convenzione per gli abbonamenti annuali di bike sharing. Per rendere il servizio ancora più efficiente, garantisce la copertura assicurativa in caso di infortunio e di danni diretti e indiretti causati a terzi anche nel tempo libero e nei giorni non lavorativi. Per i dipendenti che si spostano in città per motivi di lavoro sono, inoltre, a disposizione 20 tessere gratuite di “abbonamento aziendale”. Decisamente meglio degli sperperi in auto blu.
Aperta l’autostrada della bicicletta: si arriva prima e si elimina il traffico
Inaugurata da poco è dotata di tutti i comfort
“Passeggiare in bicicletta accanto a te.. pedalare senza fretta la domenica mattina...” ma anche il lunedì, il martedì etc. La bicicletta è, senza ombra di dubbio, il mezzo di trasporto meno inquinante, compresa quella elettrica. Non solo, spesso è anche la più veloce, visto che non deve subire traffico e code come le auto. Inoltre aiutano a stare in forma e anche a cavarsela meglio nel traffico. Pensiamo a quanti utilizzano tutti i giorni l’auto per fare pochi o pochissimi chilometri se non poche centinaia di metri e solo per questo percorso immettono nell’aria chili e chili di polveri sottili. Quindi, agevolare l’utilizzo della bicicletta come mezzo di mobilità quotidiana e per andare al lavoro è un bene per tutti: per chi la usa, per diminuire il traffico (soprattutto nelle ore di punta) e per l’ambiente. Insomma, per tutti. La super-autostrada di diciassette chilometriin alcuni tratti è condivisa con altri mezzi di trasporto, ma il percorso per i bici-pendolari è agevolato da segnaletica e da una cosiddetta “onda verde”, ovvero una successione di semafori verdi che lasciano libero il passaggio se si mantiene una velocità di diciannove chilometri orari. Inoltre l’intero percorso è dotato di ogni comfort per i bikers: aree di sosta per il riposo, stazioni attrezzate per la manutenzione delle bici e banchine di lastricati completamente lisci per una migliore percorribilità. E non è tutto: c’è anche l’aspetto sociale. Ci sono anche “corsie preferenziali” per consentire le chiacchiere fra bici che procedono in parallelo, ma anche cioccolatini e dolcetti per i cittadini che aderiscono alla cosiddetta “karma campaign”, vale a dire al rispetto di cinque regole fondamentali: essere gentili, guidare sulla destra, segnalare gli spostamenti, sorpassare con riguardo, scampanellare poco. La super autostrada è parte di un piano in evoluzione che prevede la futura realizzazione di altre ventisei arterie stradali riservate alla viabilità cicilistica.
Già bramate di inforcare la vostra bici e sfrecciare al lavoro su una super strada dedicata? Vi state chiedendo quale sia il Comune così lungimirante da aver realizzato un’opera del genere? State sperando che si tratti proprio di quello in cui abitate ma vi sembra impossibile, perché allora lo sapreste? Mi duole dirvi che si tratta della Danimarca, bruciando sul tempo un piano analogo in Germania. Non avrete mica creduto davvero che si trattasse dell’Italia, e tantomeno della Liguria, vero? Ma se c’è qualche amministratore all’ascolto, magari gli viene voglia di mettersi al passo coi tempi. A noi basterebbe che si terminasse la ciclabile Gattorna-Chiavari...
Tratto da CORFOLE! del 10/2012, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata
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