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attualita, ecologia, edizione cartacea, il tappiro, vergogna
di Michela De Rosa | 04 Ottobre 2012 | in categoria/e attualita ecologia edizione cartacea il tappiro vergogna
LA RIVOLUZIONE DELLA CORTESIA - Marciapiedi pericolosi, parchi fatiscenti, spazi invivibili? Cittadini attappirati: ma basta poco per cambiare le cose
L’invito ai lettori è di segnalare le situazioni “a rischio” in tutto il Levante
Incuria, brutture, disagi: non si può più stare solo a guardare e mugugnare: occorre agire per cambiare le cose. E’ così partita la sottoscrizione da parte dei cittadini recchellini per segnalare le situazioni di disagio, ma soprattutto ‘far sentire la propria voce all’amministrazione’ che dovrà quindi - questo è il loro lavoro - rispondere operativamente. Dietro questa iniziativa non v’è alcun urlo, polemica o corteo, bensì la pacatezza, l’educazione e il sorriso di un uomo che ha fatto della civiltà il proprio credo. Un vero rivoluzionario, dato che per rivoluzione si intende “un mutamento improvviso e profondo che comporta la rottura di un modello precedente e il sorgere di uno nuovo.”
E la rivoluzione parte proprio da qui, dal modo di porsi: chiedere invece di pretendere, segnalare invece di polemizzare, confrontarsi invece di attaccare. Ecco, questi sono i nuovi modelli di cittadinanza, attiva e integrata, dialogante con le autorità, le quali non potranno fare altro che rispondere in modo efficiente per essere all’altezza dei suoi cittadini. Un modello decisamente più efficace dello ‘scontro’, dove ognuno tira dalla sua parte e non si arriva mai a niente.
Ma cosa chiedono questi cittadini?
Cose di buon senso, piccole ma importanti per la quotidianità, fattibili con poco sforzo: pulire con regolarità le aree di gioco per l’infanzia, soprattutto con adeguato lavaggio (con maggior frequenza nei periodi meno piovosi); di effettuare un’adeguata e regolare manutenzione ai giochi stessi visto che ce ne sono alcuni completamente rotti e pericolosi; di installare qualche altra altalena, specie quelle con la protezione per i più piccoli (una sola in tutta Recco!). Piccoli ma significativi, soprattutto per disabili e anziani, anche gli interventi richiesti per la manutenzione stradale: raccordare, ma in modo ampio e preciso i marciapiedi al piano stradale, sia alle loro estremità che in corrispondenza degli attraversamenti pedonali, dotandoli per l’occasione anche dei percorsi “tattili”. Questo anche per quelli delle zone periferiche che sono i più trascurati. Non mancano poi i suggerimenti per aumentare il senso civico, come qullo di apporre in dette aree, analogamente a quanto fatto da altri comuni, es. Milano, l’avviso “Questo è uno spazio dei bimbi! Vi invitiamo a non fumare. Grazie.”
Qualcuno potrebbe pensare che è un argomento che interessa solo Recco. Ma non è così: questi problemi sono presenti in ogni cittadina, piccola e grande.
Repetto aggiunge infatti che “non sono problemi solo di Recco ma di tutti i comuni e si può imparare semplicemente replicando quanto si vede in giro all’estero; bisognerebbe quindi lavare i marciapiedi, “aggiustare” la segnaletica. A Chiavari ad esempio c’è il divieto di andare in bicicletta in alcune zone ma basterebbe mettere un cartello con scritto - bici a passo d’uomo - come succede a Strasburgo e sanzionare solo chi si comporta scorrettamente senza però scoraggiare l’uso della bicicletta che è fondamentale per cercare di cambiare i nostri stili di vita”. Questo tipo di segnalazioni fanno capire ai futuri amministratori che, soprattutto nei piccoli comuni, molte volte non c’è la necessità di effettuare opere faraoniche ma piccoli interventi che però agevolano la vita in maniera concreta; magari la crisi che stiamo vivendo è proprio un’opportunità per tornare con i piedi per terra e partecipare attivamente alla vita del nostro Comune senza per forza essere polemici o avere scopi elettorali/partitici.
Ma soprattutto abbiamo voluto dare voce a questa ‘rivoluzione della cortesia’, per evidenziare che è più facile risolvere i problemi se si instaura un rapporto collaborativo. E poi è più difficile dire di no a chi ci chiede le cose con un sorriso :)
Dove firmare la petizione
A Recco presso il Bar Samovar (Via Roma 110) e il bar Massone (P.za Gastaldi 15)che fungono solo come punto raccolta firme.
Info e segnalazioni: mariorepetto@tiscali.it
Tratto da CORFOLE! del 10/2012, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata
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