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edizione cartacea, itinerari, uscire
di Pier Luigi Gardella | 11 Settembre 2012 | in categoria/e edizione cartacea itinerari uscire
Splendidi angoli di liguria - Santa Croce: una bella escursione affacciata sul mare, lungo l'antica via di pellegrini e mercanti
E’ dedicata a Sant’Elena alla quale la leggenda attribuisce il ritrovamento della Santa Croce
All’interno della chiesa vi sono due altari, oltre al maggiore con la croce in marmo ve n’è uno piccolo dedicato a S. Elena, madre di Costantino, a cui è dedicata una statua sull’altare, collocatavi il 3 maggio del 1863. Sino al secolo scorso, nel santuario era conservata un’urna cineraria romana, uno dei pochi esemplari ritrovati in Liguria, che, in seguito, è stata collocata nella sacrestia della parrocchiale di Pieve Ligure, dove attualmente si trova. L’edicola posta in facciata, con la statua della Madonna della Guardia, proverrebbe da un palazzo del centro storico genovese demolito, donata dalla proprietaria. Durante il secondo conflitto mondiale sul monte fu installata una postazione per avvistamento e segnalazione dei bombardieri alleati.
Dal 1200: venti soldi, 200 tavole di terreno e un fiorino d’oro per la chiesa
Le più antiche notizie documentate sul Santuario di Santa Croce risalgono al 1201: in un atto notarile tale Oberto di Val Columbaria lascia venti soldi all’Opera della Cruce de Podio affinché vi si costruisca una chiesa. E l’anno successivo, secondo quanto scrive l’arciprete di Pieve Girolamo Rollino nelle sue “Memorie storiche” del 1913: “parecchi uomini, il 25 febbraio 1202, radunati nella chiesa del Santo Angelo della Pieve di Sori, presente l’arciprete Alberto, offrivano alla Santa Croce 200 tavole di terreno a favore dell’Ospizio che ivi esisteva”. Stando a tali documenti, è perciò molto probabile che in quei primissimi anni del Duecento sia stata edificata la primitiva chiesuola di Santa Croce, accanto ad un preesistente Ospizio per pellegrini. Non dimentichiamo infatti che le strade di cresta erano frequentate, forse ancor più di quelle costiere, in quanto potevano garantire maggior sicurezza (dalle incursioni saracene) e miglior transitabilità (mareggiate, piene di torrenti). E, sui nostri monti, più di una sono le testimonianze di antichi transiti di pellegrini, da Santa Croce a San Giacomo di Pozzuolo, a San Rocco di Nervi per citarne solo alcuni. Ancora nel 1374, il testamento di un bogliaschino residente a Famagosta di Cipro (appena sottomessa dai Genovesi) fa riferimento alla Chiesa di Santa Croce di Bogliasco, alla quale lascia un fiorino d’oro. La leggenda, riportataci ancora dall’Arciprete Rollino, parla del passaggio sul Monte di Santa Croce, di pellegrini che portando seco una reliquia della Santa Croce, racchiusa in una croce marmorea, e temendo di non poterla trasportare oltre, la nascosero sul monte in luogo sicuro, con l’impegno di venire un giorno a riprenderla. I custodi dell’ospizio l’avrebbero successivamente posta in venerazione.
Isole e cime innevate: da qui un panorama spettacolare da ogni angolazione
Vogliamo proporre stavolta un’escursione ad una località senza dubbio tra le più incantevoli del Golfo Paradiso. E’ il santuario di Santa Croce che si trova sulla sommità dell’omonima collina soprastante Bogliasco e Pieve Ligure ad un’altitudine di 518 metri s.m. Da qui si domina il Golfo Paradiso, chiuso a est dal Promontorio di Portofino. Oltre il Monte, nelle giornate limpide si possono scorgere Punta Mesco e, più avanti, le isole di Palmaria e del Tino. A ovest dopo la Grande Genova, la riviera di Ponente è dominata dalle lontane e innevate cime delle Alpi Marittime. A nord, sono le montagne che separano la costa dalla Val Fontanabuona, con i Monti Pozzuolo, Castelletti, Cordona. In particolari condizioni di visibilità si può scorgere a sud, sull’orizzonte, la bruna sagoma della Corsica e a sud est l’isola di Gorgona. Il Santuario lo si può facilmente raggiungere in meno di un’ora salendo a piedi da Pieve Alta oppure da San Bernardo di Bogliasco. Sul monte c’è anche un piccolo rifugio, curato e mantenuto dagli Amici di Santa Croce. La sua conservazione e la sua pulizia sono affidate, comunque, anche alla buona educazione degli escursionisti. Da Santa Croce si può proseguire per escursioni sulle colline circostanti, raggiungendo ad esempio i ruderi dell’Ospizio per pellegrini di San Giacomo di Pozzuolo, risalenti al XIII sec., il monte Bado, Il Monte Croce dei Fo, sino a raggiungere la Val Bisagno attraverso S. Alberto di Bargagli. Ogni anno il 25 aprile è organizzata al Santuario la “Sagra dei pansoti”, preparati dalle donne di Pieve e di Sori, ripieni con il “preboggión”, le erbe selvatiche raccolte nelle nostre fasce, bollite e mescolate a uova e formaggio. Nell’ultima edizione il ricavato è stato destinato ai prossimi lavori di restauro al tetto del Santuario.
Tratto da CORFOLE! del 9/2012, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata
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