cultura

01 Marzo 2010 | in categoria/e cultura

SCOPRIRE LA FONTANABUONA (parte 2)- Passeggiando nei borghi della valle, tra chiese, cappelle, santuari e... tanti santi

Non so se esistano valli come la Fontanabuona dove, come recita una bella guida, “è privilegiata dalla natura la cui gente, dal carattere intraprendente , caparbio, dotata di un solido e costruttivo spirito d’avventura , spinta necessaria a produrre ricchezza approfittando del fatto che madre natura l’ha dotata di una ossatura fatta quasi esclusivamente di ardesia, la pietra nera che è stata sfruttata per largo impiego negli arredi delle case, utilizzata da contadini e artigiani per le coperture delle case rurali, estratta, tagliata, squadrata, esportata su tutti i mercati”.  Si estende per circa trenta chilometri con piccole valli laterali e conta oltre quaranta tra paesi, borghi, frazioni con altrettante chiese, cappelle, santuari.
Queste costruzioni sono spesso vere e proprie opere d’arte, con interni meravigliosi, stucchi dorati, dipinti di pregio, quadri e statue policrome importanti; un vero splendore, il tutto conservato con cura a dimostrazione della grande fede che ha animato i nostri avi e ancor oggi, tempo di rilassamento religioso, la popolazione dimostra un attaccamento radicato alle tradizioni.
Ricordo quanto mi disse un giovane sacerdote scolopio proveniente dal milanese: “ Che belle chiese avete in Liguria! Da noi sono spoglie, fredde…”
La chiesa era ed è il fulcro della vita civile e religiosa di un paese. La dimostrazione dell’attaccamento delle popolazioni alle tradizioni sono le molteplici festività religiose e civili che durante tutto l’anno sono solennemente curate e che andremo a visitare in un ideale viaggio partendo da Carasco, la porta della Fontanabuona.
Su di un piccolo colle, come una sentinella, sorge la chiesa di S.Pietro di Sturla dove la seconda domenica di giugno si festeggia S.Antonio da Padova e il 29 giugno S. Pietro. Se alziamo lo sguardo in alto ci appare S.Martino del Monte con la piccola e bianca chiesa Santuario dedicata a N.S. della Guardia attorniata da linde casette sparse sulle pendici della collina, una visione panoramica eccezionale se vista al tramonto di una limpida giornata d’ottobre.  Proprio sulla provinciale prospiciente il cimitero incontriamo la chiesa di San Colombano che fu Cenobio dei Padri Benedettini e deviando sulla destra si raggiunge Vignale che festeggia S. Rocco sabato e domenica dopo il 16. Prima di arrivare alla centrale elettrica sulla sinistra una strada conduce a Camposasco dove la prima domenica di settembre si celebra la festa della Madonna della Cintura. Ad Aveggio, sede del Comune di S.Colombano Certenoli, sorge su di un terrapieno una bella chiesa dedicata alla SS. Trinità.
La storia di questa chiesa è particolare e merita di essere raccontata.  Le notizie sono di prima mano in quanto il protagonista, don Pietro Rosasco era cugino di mio padre e io le ho avute direttamente da mia madre. Raccontava: il giovane curato molto attivo e zelante non era benvisto dal suo Superiore e si sentiva ingiustamente perseguitato. Un giorno, piangente, si confidò con la religiosissima nobildonna Algesiras Dall’Orto, vedova del cav. Aristide Schiaffino che da tempo aveva in mente di realizzare un’opera in ricordo dell’unica figlia morta giovanissima. Avrebbe costruito una chiesa e si sarebbe adoperata per l’istituzione di una nuova parrocchia indipendente. Fu così che don Pietro, finanziato dalla generosa nobildonna, riuscì nell’impresa e per lungo tempo Aveggio fu identificata e indicata come Chiesanuova. Fu tanta la riconoscenza della popolazione che alla sua morte volle fosse sepolto nella tomba dei Benefattori.
Prima di entrare nel centro di Calvari una deviazione sulla destra porta a Romaggi e Cichero che festeggia l’Ascensione. Calvari, borgo a me particolarmente caro e stimato i giovani e meno giovani hanno sempre dato esempio di organizzazione per svariati sport e manifestazioni. La chiesetta è dedicata ai santi Lorenzo e Terenziano e festeggia solennemente S.Pietro il 29 giugno.
Scrive Luigi Gravina: “Al culmine dell’ameno poggio si eleva maestosa, serena e tranquilla l’antichissima chiesa arcipresbiterale di Santa Maria Assunta con imponente campanile.” Si tratta di Certenoli che festeggia il 15 agosto.
Tra gli alberi di castagno occhieggia la chiesetta di Canevale nota per i festeggiamenti a S. Giacomo la prima domenica di agosto con la spericolata corsa del santo a cavallo. Giunti a Piandeiratti sulla sinistra si vede il campanile di Coreglia dove la domenica dopo il 24 agosto si festeggia S.Bartolomeo. Sulla destra, in alto sul poggio, quasi posata dagli angeli, si può ammirare la chiesa di Soglio dedicata a S.Michele Arcangelo (29 settembre) anteriore all’anno 1000, sembra la più antica della vallata.
Riportando ancora le parole di Luigi Gravina “un tesoro di arte con dovizia di stucchi pregevolissimi, dorature mirabili,cornicioni ed ancone, un trionfo di ornati, di affreschi e di pitture sacre di abbagliante fantasmagoria di colori e di simboli sacri che riempiono gli animi e gli occhi di beatitudine e di commozione, bibliche visioni celesti, figurazioni angeliche, episodi di fede e di martirio….” Una delle più belle chiese della Fontanabuona.
Ad Orero si festeggia il 16 luglio la Madonna del Carmine. Si entra nel Comune di Cicagna a Pianezza ( S.Rocco) e si arriva a Monleone (prima domenica di agosto Madonna degli Angeli) dove alla destra c’è la valle del Màlvaro con Lorsica, patria del damasco famosa in tutto il mondo (quarta domenica di maggio S.Caterina da Genova), Verzi, Castagnelo, Barbagelata con la nuova chiesa di architettura liturgica voluta da Don Agostino Dellepiane, un vero gioiello dedicata a S. Maria Regina del Creato. Favale di Malvaro è la patria di Amedeo Giannini, fondatore della Banca d’America e d’Italia ha una bella chiesa dedicata a S.Vincenzo e festeggia N.S.del Rosario la prima domenica di ottobre. Frazione di Favale è Monteghirfo. 
Nel prossimo numero andremo avanti in questa passeggiata virtuale che vi consiglio vivamente di fare al più presto di persona.