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cultura
01 Ottobre 2009 | in categoria/e cultura
In cerca di funghi: quella volta che...(25^ FESTA DEL FUNGO sabato 10 e domenica 11 ottobre a Gattorna)
Sono sempre stato un appassionato cercatore di funghi, passionaccia che ho acquisito da mia madre che dei cercatori del suo paese, Tribogna, era certamente una delle più brave. Piccolissimo mi conduceva con sé nei boschi allora pulitissimi, mi raccomandava di osservare bene il terreno, sotto le frasche, nei cespuglietti di erica sempre lentamente mentre io, impaziente, facevo chilometri di corsa senza ovviamente ottenere risultati. Mi sedevo allora sfiduciato lamentandomi. Mia madre ricorreva al solito trucco (l’ho fatto anch’io con i miei figli!), indirizzandomi cioè verso un fungo da lei già visto. Ma tanta era l’ansia di farmelo trovare che lo faceva maldestramente. Ricordo che pestavo i piedi e mia madre aveva il suo bel da fare per calmarmi.
Andare nei boschi non è soltanto gioia di trovare i funghi ma anche emozione nell’incontrare uno scoiattolo, di sentire o vedere un picchio che martella sul tronco di un albero, il canto del cuculo che richiama la femmina, il topolino che corre a nascondersi ma anche il soprassalto che ti colpisce se un serpente guizza velocissimo frullando nell’erba. Anche l’osservazione di insetti, piante e fiori è tutto un godimento. Scorgere un porcino nell’erba, tra i sassi, sotto una fronda o seminascosto da una foglia dà un piacere sottile, un’emozione forte indescrivibile e chi la prova rimane…fulminato.
Vi racconto due esperienze totalmente diverse. Un giorno alcuni amici mi invitarono a partecipare ad una ricerca in una zona a me totalmente sconosciuta in val Trebbia dove si diceva ci fosse una nascita straordinaria; effettivamente tornammo stracarichi di porcini ma soprattutto felici di un pomeriggio trascorso in allegra compagnia. Ci ripromettemmo di ritornare ma per vari motivi non riuscimmo, così decisi di andare con mio figlio che cercavo di appassionare al tema e che prometteva bene. Al fine di indirizzarlo ad una possibile professione l’avevo convinto a partecipare ad un corso regionale in vista del corso nazionale a Trento che l’avrebbe “diplomato” micologo.
Aveva seguito con profitto ma non era il suo mestiere. Quel pomeriggio partimmo attrezzati di tutto punto anche in previsione di incontro con qualche vipera.
Arrivati alla zona di ricerca, subito ci rendemmo conto che avremmo fatto un ottimo bottino. Solo che cammina e cammina perdemmo il senso dell’orientamento e mentre il sole calava cominciavo ad avere qualche timore che si trasformò in panico quando ormai imbruniva. Ero disperato. Ironia della sorte, mentre vagavamo vedevamo una quantità enorme di funghi che però nemmeno consideravamo, se non per scambiare qualche esemplare bello con altri meno giovani. Vagavamo nella speranza di vedere una casa o una strada.
Era ormai notte e finalmente vidi una luce che si muoveva, una macchina! Ci abbracciammo e ci dirigemmo in quella direzione. Gentilmente una famiglia ci diede un passaggioe per la verità l’uomo alla guida, impietosito dalla nostra disavventura e dalla visibile stanchezza voleva condurci alla nostra auto distante ancora qualche chilometro, ma la moglie avanzò impegni inderogabili. Pazientemente, a piedi, facemmo molti chilometri e quando, stanchi morti giungemmo alla macchina eravamo felici.
Di altra natura con finale a sorpresa tanti anni fa, quando insegnavo a Neirone. Mi avevano fatto conoscere i boschi sia di Carpeneto che di Pian del Pero e della Spina e un pomeriggio decisi di andare verso la Colonia dei Derelitti.
Le notizie sulla crescita erano contraddittorie e a mie spese dovetti constatare che erano negative. Niente porcini ma nemmeno altri funghi dei quali riempivo sempre il mio cestino conoscendone molte specie che nessuno raccoglie. Ore e ore di ricerca inutile, stanco, deluso, le gambe pesanti (i cercatori sanno che quando si trovano i funghi la fatica non si sente) decisi di tornare al mio Vespone seguendo il sentiero e non attraverso i boschi. Ad un certo punto l’occhio mi cadde su una fascia sottostante dove c’era soltanto qualche cespuglio di erica e…miraggio o realtà? Non credevo ai miei occhi: era tutto rosso. Raccolsi ben 33 esemplari di ovuli (amanita caesarea) tra aperti o appena sbocciati, turgidi, bellissimi che il mio cestino stentava a contenerli. Un fatto simile non mi capitò più nella vita! Che avventure!
Potremmo scambiarci le reciproche esperienze sabato 10 e domenica 11 ottobre a Gattorna alla 25^ FESTA DEL FUNGO, con la Mostra Micologica di funghi commestibili e velenosi scientificamente determinati in collaborazione con il Gruppo micologico di Rapallo, la Mostra delle piante medicinali e la Sagra della ballotta, la castagna bollita aromatizzata con finocchio selvatico. Si potranno gustare polenta al sugo di fungo, asado, focaccia al formaggio, frittelle dolci di farina di castagna e altro ancora. Il CIV “La girandola” invita a visitare i negozi e il POLIMUSEO con le tre sezioni: Piccolo Museo del giocattolo, Museo etnografico e Museo di curiosità naturalistiche, dove vi farò da guida sabato dalle ore 18 alle 20 e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 20 con ingresso libero. Non mancheranno le serate di ballo e a tutti verranno offerti funghetti dolci e ballotte.
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