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cultura, storia locale
di Maura Bregante | 02 Maggio 2012 | in categoria/e cultura storia locale
Sirene, leggende e fatti storici: quando a Casarza c'era il mare e Sestri aveva due isole
Quando il tritone Tigullio si invaghì della sirena Segesta
La storia di Sestri si intreccia nella leggenda: in origine il promontorio ‘dei castelli’ era un'isola che le Sirene elessero a loro dimora per la sua incomparabile bellezza. Queste meravigliose creature si adagiavano sugli scogli che, emergendo dall’acqua, fungevano da piccoli troni. Un giorno Tigullio, il più giovane e bello dei Tritoni, dalla riva vide Segesta, la più affascinante delle Sirene... gli occhi più azzurri del mare e i capelli più lucenti del sole... se ne innamorò perdutamente e tentò di rapirla. Fu allora che Nettuno, dio del mare, geloso di Segesta lo punì, pietrificando il suo braccio proteso verso la Sirena, dando così origine all'istmo che da allora vede Sestri Levante bagnata da due mari, quello della Baia del Silenzio e quello della Baia delle Favole...
Che bello passeggiare tra mari e monti! Ma d’ora in poi mentre camminate ammirando il panorama di oggi, provate a immaginare come si presentava qualche secolo fa...
FORSE IL TIGULLIO DEVE IL NOME ALLE... TEGOLE
Un anno fa circa in località San Bartolomeo ai piedi del monte di Punta Manara nei pressi della via Aurelia, sono stati trovati alcuni resti di mura antiche; si pensava potessero appartenere al porto degli antichi romani che secondo alcune ricerche pionieristiche, poteva essere ubicato in quella zona. Dopo i dovuti accertamenti però il fatto non è stato ritenuto rilevante. Davide Roscelli con il libro di memorie storiche intitolato “Il Tigullio e L’Alpe Adra” ha condotto uno studio completo legato sia agli aspetti geografici del tempo e sia alla toponomastica dei nostri luoghi, fortemente influenzata dalla morfologia di secoli fa. Secondo Plinio il Vecchio, studioso romano, Segesta, antico nome di Sestri, era collocata tra le più antiche stazioni marittime romane. Per quanto riguarda la località di Tigullia, che da il nome a tutta la nostra zona, veniva collocata nei pressi dell’odierna Trigoso: Tolomeo, nei propri studi collocava la località a circa nove chilometri ad est delle bocche dell’Entella. Segesta viene considerata dagli storici latini come l’appendice marittima della repubblica dei Tigulli. I due centri, per la loro vicinanza, verranno ricollegati tra loro, tanto che per l’indicazione di Sestri Levante infatti si parla quasi sempre di Segesta Tigulliorum. Agostino Busco, antico autore di uno studio relativo alla zona chiavarese, colloca la zona di Tigullia vicino a Chiappara di Lavagna, ricollegando questo termine a Tegula che significa appunto chiappa. Altri studi però, sempre secondo il Busco vedono il collegamento diretto a Trigoso, poiché in questa località si fabbricavano mattoni, e si lavoravano anche altri materiali in pietra, detti anche Tegole di terra, pertanto da Tegola a Tegulia, Tigullia l’assonanza viene da sé.
A Casarza c’era il mare e Sestri aveva due isole
Osservando una planimetria dello studioso Matteo Vinzoni, riferita al II secolo, scopriamo che il nostro mare arrivava fino a Casarza Ligure e che le isole di Sestri erano ben due. Il Vinzoni parla dunque di due isole separate, le località interne di Trigoso e Casarza sarebbero dunque state a se stanti, collocate sulla terraferma. Il mare per quanto riguarda Sestri, sarebbe arrivato nei pressi della collina di Santo Stefano del Ponte, e secondo studi antichi, lo scalo marittimo di Segeste andrebbe collocato a nord-ovest dell’ex isola del “Capo di Sistri” nell’odierna via Val di Canepa, all’ingresso della baia che prospettava il paese di Casarza Ligure. È la toponomastica di Casarza a suggerire la presenza del mare: il nome infatti deriverebbe da due diverse ipotesi, entrambe comunque legate alla presenza del mare. Secondo alcuni storici il nome deriverebbe da Casa Arsa, (chiaramente arsa si ricollega al salino del mare), secondo altri invece deriverebbe da Casa Salsa, e qui è inconfondibile il riferimento, e non ha bisogno di interpretazioni! Dunque cerchiamo di immaginare questo ampio golfo, che dalla foce del fiume Entella si estende fino alla zona di Vallegrande, nei pressi di Punta Baffe e tocca nella profonda insenatura la baia di Casarza Ligure, davanti abbiamo le due isole sestresi, l’odierna penisola e l’odierna pieve di punta Manara. I geologi antichi attribuiscono ai bradisismi la colmatura del golfo antistante Casarza; per semplificare, si parla di un innalzamento del suolo, il fondo marino del golfo del Tigullio si sarebbe dunque alzato e avrebbe prevalso sul mare. Com’è strano pensare a Casarza località marinara e ai borghi di Castiglione, Campegli e Bargone nelle immediate vicinanze! Provate a fare una passeggiata sui sentieri di San Bartolomeo della Ginestra e osservate il lato che si prospetta verso l’entroterra, lasciate andare la fantasia e immaginate davanti a voi il mare e la piccola baia profonda di un paese sconosciuto, Casa arsa, provate a immaginare di essere su quell’isola, raccontata da numerosi storici secoli e secoli fa..
Maura Bregante
Tratto da CORFOLE! del 5/2012, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata
I commenti dei lettori
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Non ha senso sono tutte scemate
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