cultura, storia locale

di Silvia Franchi | 03 Aprile 2012 | in categoria/e cultura storia locale

“Festa delle Palme e dell'ulivo” al Circolo amatori Nagge gente di mare e tradizioni. Iniziative con un occhio alla beneficenza

La prima cosa che colpisce entrando nella sede al piano terra di villa Riva è il grande piatto fondo colmo di gamberi, mentre sul tagliere a fianco si allungano i tentacoli di un polpo, che mani sapienti stanno affettando pregustando l’insalata saporita. Gli amici del Circolo amatori Nagge sono intenti a preparare una cena per gli associati: preambolo dell’evento che il sodalizio, nato alla fine degli anni Settanta, organizza per la domenica che precede la Pasqua: la “Festa delle Palme e dell’ulivo”, che come da tradizione richiama grandi e piccini nella spiaggetta delle Nagge (via Avenaggi), nella zona est della città.
Uno degli angoli di Rapallo in cui sembra rimasta immutata l’atmosfera di un tempo, con le abitazioni ottocentesche e in stile liberty che si affacciano sulla passeggiata a mare e sul vicino parco Casale. Certo, in estate, sull’arenile si rincorrono le cabine degli stabilimenti balneari e non c’è più il rigoglioso eucalipto che delle Nagge era il simbolo. Ma i gozzi adagiati sulla spiaggia, i bambini che giocano sulla sabbia, i pescatori che siedono pazienti sul molo, le lenze che brillano alla luce del sole, riportano inevitabilmente al passato. Ad una tradizione di cui la festa organizzata dal Circolo amatori Nagge è un simbolo.
Lo sanno le tante persone che la mattina della domenica delle Palme si ritrovano sulla spiaggia per assistere alla benedizione dei ramoscelli di palma e ulivo, e per gustare le frittelle saporite, ma anche focaccia e vino bianco: “Sono le pietanze che prepariamo da più di trent’anni: da quando abbiamo deciso quasi per scherzo di dare vita a questa festa” racconta Gianfranco Gardella, uno dei membri del circolo. Oltre alle ghiottonerie, come da tradizione che si rispetti non possono mancare i simboli della festa: le palme, sapientemente intrecciate dalle abili mani della signora Enue. “Ci teniamo a precisare – aggiunge Vittorio Pietracaprina, storico presidente del sodalizio – che il ricavato viene devoluto a favore degli anziani bisognosi”. Pietracaprina parla con la schiena curva sul tavolo da cucina. “Lui è il nostro factotum” dice sorridendo Guido Canali, intento a sgusciare i gamberi. E per essere più convincente, offre un assaggio del tiramisù preparato proprio dal presidente del sodalizio. Ottimo!
“Festa delle Palme a parte, ogni tanto ci raduniamo qui in sede per una cena, rigorosamente a base di pesce – conclude Gardella – In più, collaboriamo con gli Amixi de San Rocco per l’organizzazione della Festa di San Rocco (che si tiene ad agosto nel giardino di villa Tigullio)”.  Portare avanti le tradizioni gustando un’insalate di pesce fresco sul mare...quasi quasi mi fermo qui.

Silvia Franchi

Tratto da CORFOLE! del 4/2012, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata

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