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di Claudia Sanguineti | 03 Aprile 2012 | in categoria/e attualita

Il comune e lo stemma...sbagliato: troneggia sul tetto del Palazzo la scultura marmorea, peccato che è errata!

Chi conosce lo stemma di Chiavari? In cima, la corona d’oro ornata di gemme; sotto, lo scudo con una fronda di olivo alla destra e una di rovere alla sinistra; al centro il castello, simbolo della città, con la chiave che ne dà accesso; in basso, una scritta tratta dal sesto canto dell’Eneide “Vitam excoluere per artes”,  che si rifà alla visita di Virgilio agli Inferi e al suo ritrovamento degli inventori delle “arti incivilitrici”, coloro che migliorano la vita per mezzo delle arti. Ma non tutti forse hanno notato che il Muncipio della città, meglio noto come Palazzo Bianco, riporta lo stemma in maniera errata. Lo stemma di marmo che troneggia dall’alto del palazzo ottocentesco, posto tra le due figure allegoriche di Architettura (a levante, con squadra e compasso) e di Abbondanza (a ponente, con una cornucopia di fiori), ha infatti la chiave all’incontrario: è rivolta verso sinistra, e non verso destra, come sarebbe corretto. Una vecchia descrizione araldica infatti indicherebbe così il contenuto dello scudo della città: “D’azzurro al castello d’argento, torricello di tre pezzi e merlato alla guelfa, aperto e finestrato di nero, fondato sulla campagna di verde caricata d’una chiave d’oro ordinata in fascia, con l’ingegno a destra e rivolto all’ingiù”. Lo stemma risulta allora sbagliato! Evidentemente, chi aveva commissionato a metà Ottocento l’imponente stemma del Palazzo comunale non era stato abbastanza bravo nella descrizione: un errore “eterno” scolpito della pietra, che ci ritroviamo ancora oggi.
(Si ringrazia l’associazione O Castello per la collaborazione, in particolare Cesare Dotti)

Claudia Sanguineti

Tratto da CORFOLE! del 4/2012, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata

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