cultura

02 Novembre 2011 | in categoria/e cultura

Biblioteca: un luogo da riscoprire. Il piacere di ritornare a curiosare tra i libri e di godere della lettura come compagna dell'inverno

biblioteca Casarza

Mentre le cateratte del cielo si aprono per far scendere tutta la pioggia possibile (compresi gli arretrati!), cosa c’è di meglio che restarsene in casa al calduccio, assaporando il piacere della lettura?  Dai classici ai fumetti,  nelle biblioteche il divoratore di parole ha solo l’imbarazzo della scelta. E quale posto migliore per cominciare un immaginario viaggio nel regno dei libri se non la magica città delle fiabe, che ispirò anche il grande Hans Christian Andersen? Sono oltre 18 mila i volumi ospitati nelle sale di Palazzo Fascie Rossi dedicate alla struttura bibliotecaria cittadina: i generi che si possono trovare sugli scaffali spaziano dalla narrativa, ai libri per bambini e ragazzi,  alla saggistica fino alla sezione ligure, oltre ad un’ampia rassegna di riviste.
I generi prediletti dai sestresi? I gialli e  i romanzi sentimentali. Come dar loro torto? Sono generi per tutte le stagioni, adatti alla tintarella sotto l’ombrellone così come a scaldare i cuori nelle giornate più fredde.  
Ricordo che, da bambina, le maestre ci portavano in biblioteca per far sì che potessimo avvicinarci alla lettura. Allora – non troppi anni fa, direi- la  biblioteca era per lo più un luogo dove prendere in prestito i libri o consultarli per fare una ricerca.
Oggi è, come diceva un famoso slogan, “molto di più, niente di meno” ed entrando nelle sale di Palazzo Fascie la prima cosa che balza agli occhi è la mancanza di tavoli liberi: ognuno di quelli disponibili è occupato da universitari e liceali che qui vengono a studiare, trovando non solo i libri ma anche quel silenzio che forse manca tra le quattro mura di casa.  A confermarlo sono le stesse bibliotecarie alle quali chiedo se ci sono stati episodi particolarmente buffi o strani: “Ti diciamo quelli positivi, mica quelli negativi” sorridono. E allora giù a snocciolare i ricordi legati alle iniziative dedicate ai più piccoli: dallo “Stuzzicalibro” ai giochi di “Nati per leggere”, con il libro “bollente”- versione rivisitata e corretta della “patata bollente”- e il grande gioco dell’oca. Se poi dalla Bimare ci spostiamo verso l’entroterra, non possiamo non fare tappa in quella strana villa bianca con quella strana colonna laterale decorata da scritte grigie e rosse. Che cosa saranno mai? Se vi dico: ”Chiedo scusa alla favola antica  se non mi piace l’avara formica. Io sto dalla parte della cicala che il più bel canto non vende, regala”, che cosa vi viene in mente? L’unico e inconfondibile Gianni Rodari. La colonna che tanto incuriosisce il passante che capita a Casarza è un omaggio alle più belle filastrocche dell’autore e un’ottima introduzione a quello che è un altro regno per i più piccoli. Al piano terra i bambini trovano la biblioteca dedicata allo scrittore Umberto Fracchia, recentemente divenuta sede di un Punto Unicef, dove offrire materiali didattici, documenti, pubblicazioni e suggerimenti metodologici per specifiche attività e progetti nelle scuole, per promuovere i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza e per rendere i bambini e i ragazzi protagonisti dei loro diritti. Al primo piano, invece, trovano la Ludoteca, dove dedicarsi a tanti giochi e laboratori insieme alle famiglie. La curiosità di questa struttura bibliotecaria? E’ aperta il sabato pomeriggio (dalle 15 alle 18) ed è proprio in questa giornata, che si concentra l’affluenza degli studenti universitari- casarzesi e non solo- già buona durante il resto della settimana.
Chiara Staderoli
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Tratto da CORFOLE! del 11/2011, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata

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