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03 Ottobre 2011 | in categoria/e attualita

"Tagliamo i costi della politica e aumentiamo le ore di lavoro a partire da subito": Capurro fa scoppiare la guerra nella ‘casta'

Il consigliere regionale Armando Ezio Capurro non concorda con il ricorso alla Corte Costituzionale presentato dalle Regioni (tra cui la Liguria) avverso al Decreto Legge 138/2011 che prevede la riduzione del numero dei consiglieri: “Per questo ho presentato a settembre una proposta di legge tesa a ridurre il numero dei consiglieri regionali da 40 a 30 e l’eliminazione degli assessori esterni, con i conseguenti risparmi”. Attualmente l’assemblea legislativa della Liguria costa 46 stipendi. Dall’esame della popolazione e dall’esame dei tagli si vede che è superdotata: dovrà quindi tagliare il 25% dei consiglieri (da 40 a 30) e il 50% degli assessori (da 12 a 6), mentre ad esempio la Lombardia dovrà tagliare solo un assessore e nessun consigliere e il Piemonte, con una popolazione molto più ampia, dovrà tagliare lo stesso numero di consiglieri (10) e solo 4 assessori. “La proposta di legge da me presentata – prosegue Capurro - inserisce una norma che non prevede assessori esterni e mantiene un listino di 6 consiglieri, nel quale i candidati alla Presidenza, se hanno delle persone tecnicamente meritevoli di fare gli assessori, li possono inserire”. A caldo arriva la reazione negativa della casta regionale “Sono meravigliato e stupito delle reazioni dei miei colleghi Morgillo (Pdl) e Monteleone (Udc) – continua – che pur adoperando parole nobili, sono tesi alla conferma dell’esistente, scelte che dovranno motivare prima che al sottoscritto ai cittadini della Liguria”. Persino chi manifesta una timida apertura alla proposta come Boffa (Pd) parla di un percorso “lungo e complicato”. “Non nascondiamoci dietro ad un dito – afferma Capurro – solo noi consiglieri possiamo rendere il percorso “lungo e complicato”; si tratta soltanto di apportare una modifica allo statuto e sarebbe anzi bene aumentare le sedute del Consiglio Regionale per discutere in tempi congrui le interpellanze e mozioni presentate dai consiglieri perchè è già capitato che molti temi importanti siano caduti nel dimenticatoio; a tal fine ho sollecitato il presidente dell’assemblea legislativa a calendarizzare un numero maggiore di sedute al fine di dibattere interpellanze, interrogazioni e mozioni in tempi decisamente più consoni”.  Lo stesso presidente Montelone seppur tra i primi restii a tagliare i costi della politica ha però ammesso e stigmatizzato il comportamento di molti consiglieri regionali e componenti della giunta spesso poco puntali nel prendere parte ai lavori del consiglio. La guerra è iniziata, vincerà il buon esempio oppure tutto finirà nella classica nuvola di fumo?

Tratto da CORFOLE! del 10/2011, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata

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Tags: politica