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    attualità

    31 Maggio 2011 | in categoria/e attualita

    Una rotonda non si nega a nessuno: 'centrata' più volte dagli automobilisti, con forme ‘al bacio' o quella in cui trovarono... tartarughe

    Una rotonda non si nega a nessuno: 'centrata' più volte dagli automobilisti, con forme ‘al bacio' o quella in cui trovarono... tartarugheMario Alinari, titolare dell'autoscuola Italia

    Un celebre antropologo, Marc Augè, stilò alcuni anni fa –con varie revisioni- il concetto di “non luoghi”: spazi abbastanza anonimi, dove è difficile identificarsi, non costruiti dalla tradizione e da una memoria condivisa. Spazi dove non si costruiscono identità, dove la gente è di passaggio. Esempi? Dalle rotonde ai nuovi centri commerciali, dalle stazioni di servizio ai parchi di divertimento, sono diversi gli spazi provvisori. Prendiamo ad esempio le rotonde: viste con sospetto all’inizio, si sono poi dilagate come funghi. Tra precedenze (ancora oggi poco rispettate) e sensi di marcia, sono diventate un punto ormai indiscusso del nostro traffico. E, a cospetto della definizione di non luoghi senza identità, alcune avrebbero diverse storie da raccontare, eccome. Prendi ad esempio Chiavari: quella in viale Kasmann è stata centrata in pieno almeno 4 o 5 volte da automobilisti più o meno sobri, tanto che i Lavori pubblici hanno dovuto inventarsi – a più riprese- lucine intermittenti, nuovi riflettori e persino una barriera per avvertire della presenza della rotonda. Arrivando da Lavagna a Chiavari, in effetti, un piccolo dosso toglie la vista sul rondò-fontana. Oggi sembra non essersi imbattuto più nessuno nella famigerata rotonda, ma la Polizia municipale ogni tanto controlla...
    C’è poi chi giura che nell’affascinante monumento-rotatoria di Cristoforo Colombo, in piazza Ravenna, alcuni anni fa trovò niente poco di meno che delle belle tartarughe marine abbandonate in una boccia di cristallo, e se le sia portate a casa.
    Criticate da sempre poi le celebre rotonde-fontane che impazzano in tutta Chiavari: e non si risparmiano i commentino ironici e a doppio senso sulla forma della fontana in piazzale Della Franca. Sulla rotonda che ospita invece il monumento di via Vittorio Emanuele, da tempo alla statua rappresentante l’Italia mancano alcune dita, non si sa bene per opera di chi, anche se il Comune mantiene gli arti mozzati ben al sicuro, perché trovati sull’aiuola.
    E che dire della rotonda in piazza Torino, a Lavagna, davanti alla stazione? Per molti è ormai soprannominata il Bacio Perugina, per via dei suoi colori blu e argento che di notte sembrano sponsorizzare il famoso cioccolatino.La rotonda che porta da via Magenta a Chiavari verso la circonvallazione ricorda tanto poi un monumento futuristico; altrettanto quella di piazza s. Antonio, con lunghi pali futuristici, che quando venne installata creò non pochi pareri discordanti. Se le rotonde sono dei “non luoghi”, di storie e anedotti successi in pochi mesi nel nostro Tigullio se ne sprecano: aspettiamo anche i vostri!

    Claudia Sanguineti
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    Il parere tecnico: ecco perché da noi le rotonde a volte... non quadrano
    Da circa due mesi la viabilità nel comune di Sestri Levante ha subito alcune importanti modifiche con l’introduzione di nuove rotonde, stop e cambio del senso di marcia. Quello che ha stupito maggiormente è stata la rotatoria in zona Lapide; Mario Alinari, titolare dell’autoscuola Italia dal 1965 ci spiega il proprio punto di vista:«Le rotatorie sono nate per eliminare la pericolosità dell’incrocio a raso tra due o più strade in quanto induce spontaneamente alla riduzione della velocità. Nascono dapprima in Francia, Spagna e Inghilterra, nazioni con molte aree ampie. Nella nostra regione, risentendo della morfologia territoriale, le rotatorie sono spesso di piccole dimensioni, questo fa sì che l’intersezione avvenga tra strade molto adiacenti tra loro, rendendo problematico stabilire le precedenze. È il caso della rotatorie in zona Lapide dove per fare in modo che le strade convergano vi è stato un allungamento anomalo di via Nazionale e via Fascie. Gli automobilisti provenienti da via Fascie non riescono ad avere una visione completa prima di imboccare la rotatorie, poiché il flusso veicolare proveniente da via Nazionale resta alle loro spalle. Molto positiva la possibilità di raggiungimento del casello autostradale.» Spesso nelle nostre zone in caso di incidente all’interno di una rotatoria, proprio per la difficoltà di stabilire con esattezza le precedenze, si applica il concorso di colpa. Un altro fattore che genera confusione ed aumenta le problematiche nelle rotatorie in generale è il mancato uso delle frecce direzionali. Parlando di piste ciclabili secondo Alinari:«Un ottimo  lavoro è stato fatto riguardo alla pista ciclabile sul lungomare di Sestri, ben segnalata e divisa dalla strada grazie ad appositi delimitatori».
    Maura Bregante
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    Tratto da CORFOLE! del 5/2011, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata


     


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