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03 Maggio 2011 | in categoria/e attualita

Ospitare un bambino di Chernobyl e del Saharawi: appello alle famiglie del Tigullio per aumentare il numero di ospiti

Ora che il disastro di Chernobyl è tornato drammaticamente alla ribalta, urge più che mai ricordare chi le conseguenze le sta ancora pagando sulla sua pelle. Aiutare un bambino a stare meglio e a farlo sentire più felice: è questo l’obiettivo che da ormai molti anni l’associazione Baia delle Favole ONLUS di Sestri Levante si pone e raggiunge ogni agosto accogliendo i bambini di Chernobyl e anche del Saharawi. Per farlo però l’associazione ha bisogno del contributo delle famiglie del territorio, perché aprano la propria casa a uno o più bambini. “E’ un’esperienza che ti arricchisce davvero – assicura il presidente dell’associazione sestrese Bruno Canepa – entri in contatto con una cultura diversa, vedi i loro miglioramenti fisici, ti affezioni”. Lo sa bene lui che ormai da 11 anni ogni anno ospita numerosi bimbi: la prima, Katia, aveva 10 anni quando vide il mare di Sestri per la prima volta ed ora ne ha 21; la famiglia Canepa le è così affezionata che ogni estate paga le spese di viaggio e la ospita privatamente, dato che per la sua maggiore età non può più partecipare al programma di accoglienza. Insieme a lei in casa ci sono poi altri quattro ragazzini: “Dopo Katia, che abbiamo fatto tornare perché potesse imparare meglio la lingua, una cosa che può sempre servire – racconta Canepa – abbiamo ospitato un secondo bambino e così via, fino ad arrivare a quattro, perché di volta in volta ci siamo affezionati a tutti”. Quella di Katia, che oggi frequenta l’università, è una bella storia; come è bella, anche se più sofferta, quella di Tania, affetta da malformazioni ossee e muscolari, ripercussione del disastro nucleare di Chernobyl: anche lei ha trovato l’affetto della famiglia e ha potuto beneficiare del salutare clima marino. Il risanamento sanitario è infatti alla base del progetto di ospitalità, che, oltre all’accoglienza in casa prevede un calendario di attività giornaliere per i piccoli ospiti. Le famiglie del Tigullio e dell’entroterra (anche composte da un solo membro) interessate possono contattare i numeri  3474184376 e 3351254424 o scrivere a baiadellefavole@gmail.com.
Francesca Vulpani
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Tratto da CORFOLE! del 5/2011, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata

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