attualità

01 Novembre 2008 | in categoria/e attualita

2.300 metri quadri di ardesia della Fontanabuona per il nuovo padiglione della Fiera di Genova: la prestigiosa commessa ad Ardesia Mangini

il nuovo "padiglione del mare" della Fiera di Genova

Ora anche Genova ha la sua Fiera “firmata”: è il nuovo scintillante Padiglione a firma di Jean Nouvel, i cui progetti trasformano sistematicamente il paesaggio urbano che li ospita, diventando eventi a sé stanti spesso meta di pellegrinaggi architettonici. Infatti il nuovo Padiglione, inaugurato in occasione del Salone Nautico, aveva proprio l’ambizioso obiettivo di dare un nuovo volto alla dimessa zona di piazzale Kennedy. Tra i suoi lavori principali svettano l'Arab World Institute di Parigi, il Teatro dell'Opera di Lione e decine di edifici sparsi per il mondo. Comprensibile quindi la soddisfazione che si respira presso la ditta Ardesia Mangini di Cicagna, che è stata scelta per fornire ben 2300 metri quadrati di pietra proveniente dalle cave della Fontanabuona.
E se già la quantità è imponente e fa pensare a una mole di lavoro di estrazione, bisogna concentrarsi per assimilare il fatto che era tutta “a spacco”, ossia, lavorata manualmente centimetro per centimetro. Questo è il Made in Italy. Queste sono le eccellenze che fanno grande il nostro territorio e mantengono vivi prodotti tradizionali, riproponendoli anche in chiave moderna.
“Tutto è partito qualche tempo fa – spiega Angela Mangini (nella foto)– quando lo studio dell’architetto ci ha contattati direttamente per avere dei nostri campioni di ardesie. Poi a giugno la telefonata che ci informava di aver vinto la commessa. Alla felicità del momento si è aggiunta l’adrenalina dei tempi: meno di due mesi per consegnare il tutto. Una vera sfida”.
Un lavoro immane, e infatti Angela Mangini, ci tiene a sottolineare “Voglio fare un ringraziamento davvero grande alla nostra squadra, perché ha dato davvero l’anima per il proprio lavoro. Questo per noi è anche un segno di sostegno all’azienda in questi momenti difficili.. E’ come se ci avessero detto ‘ci siamo, insieme ce la possiamo fare’. Una cosa bellissima”.
Un segnale forte per tutto il territorio, ma anche per un modello economico che negli ultimi anni ha proposto il guadagno facile e senza meriti del mondo finanziario. Le crisi servono anche a questo: a capire che si va avanti se si lavora. Bene, sodo e con il cuore.
Michela De Rosa