EDIZIONE
CARTACEA
  • SFOGLIA
  • SCARICA
  • ARTICOLI
  • TEMPO LIBERO

    Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

    Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

    IL MERCATINO DEL LEVANTE
    • VENDO vendo 1/2 poltrone elegan...
    • VENDO svendo vari mobili ottim...
    • VENDO vendo pavimento in lamina...
    • VENDO cassettiera settimanale i...
    • VENDO baule verde nero vintage ...
    • VENDO specchio ovale da sala ot...

     

    Bedini Elettrodomestici

     

    Leani Ardesie

    AZIENDE DEL TERRITORIO

     

    By IDT-Midero

    UTILITÀ

    LA RICETTA DEL MESE - Non il solito pesto

    Con la bella stagione il famoso condimento verde diventa ancor più il principe della tavola.. ecco qualche variante per movimentare un po’ i vo...

    cultura, edizione cartacea, il tappiro, storia locale

    di Giansandro Rosasco | 01 Dicembre 2008 | in categoria/e cultura edizione cartacea il tappiro storia locale

    La Curia vieta la messa "Zeneize" - Il Tappiro a Franco Bampi, "predicatore" del dialetto

    La Curia vieta la messa "Zeneize" - Il Tappiro a Franco Bampi, "predicatore" del dialettoQuarchedun o m'à dito che no t'acapisci o zeneize. Me pâ ‘n pö strano, ma pe ese seguo t'ò portou in regallo. DIzionario Zeneize-Italiano

    Qualche volta siamo costretti ad uscire un po' dai confini del nostro territorio, per poi rientrarci immediatamente come in questo caso. Fa infatti discutere il diniego dell’arcivescovo Angelo Bagnasco, nel secondo anno consecutivo, per la celebrazione della messa in lingua genovese presso l'Abbazia del Boschetto a Genova. La decisione di assegnare il nostro “Tappiro d'ardesia” va così a Franco Bampi - professore universitario, presidente de “A Compagna”, fondatore del MIL (Movimento Indipendentista Ligure) e soprattutto cultore della lingua genovese - in virtù della tristezza che prova per questa decisione probabilmente basata sulle interpretazioni restrittive e burocratiche delle indicazioni papali.
    “In effetti – ci racconta Bampi - il primo anno che si è celebrata la messa Zeneize eravamo in metà di mille, l'ultimo anno con quella tradizionale in poche decine, questi sono dati di fatto”. La celebrazione, ci hanno segnalato molti fedeli, è solenne, molto impegnativa, in quanto dura oltre un'ora, e non è folcloristica “aveste visto la compostezza delle persone. Ci teniamo che le tradizioni siano rispettate e rispettose in tutti i sensi. Inoltre in genovese vi sono solo la lettura dei testi sacri, le intenzioni e l'omelia”.
    Anche l’attuale segretario di Stato Vaticano, il Cardinal Tarcisio Bertone, quando era a Genova in qualità di Arcivescovo, si disse molto favorevole all’iniziativa, dispiacendosi addirittura di non saperlo parlare lui stesso. “Questo - continua Bampi - perchè il genovese è una lingua in tutto e per tutto. Pur se minoritaria, ricordiamoci che ha radici tanto profonde quanto l'italiano e che prima della Repubblica Italiana esisteva la Repubblica di Genova, questo non per discorsi politici ma puramente storici”. La Chiesa probabilmente ha perso un po’ il contatto con lo spirito territoriale della gente, che pure nei secoli passati l'ha difesa a spada tratta. “Un esempio eccezionale lo abbiamo avuto in Fontanabuona ai tempi dei francesi”. Il popolo dell'entroterra è sempre stato un solido baluardo alla difesa delle tradizioni, del dialetto e della antiche istituzioni: in cima alla loro lista degli “affetti più cari” c'è sempre stata la Chiesa cattolica, e a partire dal 1797 cacciarono i giacobini al grido di “Viva Maria”. Nel 1799 la Val Fontanabuona fu messa a ferro e fuoco dai Francesi, per rappresaglia all’intervento degli abitanti di Cicagna. Case e Santuari furono saccheggiati e incendiati in tutta la valle ma la resistenza degli abitanti portò i francesi a dare l'epiteto a questo territorio di “Fontaine du diable”. Fa ancora più riflettere, e lasciare senza una risposta, il fatto che l'arcivescovo Angelo Bagnasco, strettamente legato proprio alla Fontanabuona in quanto la sorella è ivi residente, non ricordi che il territorio diede tanto alla causa della Chiesa.
    Nella pratica poi la Messa in genovese è sempre stata affidata a don Sandro Carbone; lui stesso traduceva in genovese i testi sacri, quindi anche da questo punto di vista non ci sono controindicazioni se è lo stesso Celebratore a verificare che tutto sia a posto. Altro punto: in Sicilia e in Sardegna le messe vengono celebrate nelle lingue locali è non è facile capire perché a Genova ci sia stata una chiusura totale da parte della Curia verso questa iniziativa. Speriamo che l'arcivescovo Bagnasco ci ripensi e cambi idea. Sarebbero delle festività migliori, non tanto per il valore della preghiera che è universale quanto perchè abbiamo già tante burocrazie nell'aldiquà che non vorremmo pensare ad un futuro simile anche nell'aldilà.


     


    I commenti dei lettori
    Non sono ancora presenti commenti

    Lascia il tuo commento

    *verrai automaticamente iscritto alla newsletter per ricevere mensilmente gli aggiornamenti.

    Acconsento al trattamento dei dati - dlg. 196/03
    1) CONFERIMENTO DATI / CONSENSO
    I dati conferiti attraverso l'invio della scheda, sono destinati ad essere utilizzati e trattati per i fini del servizio in oggetto.
    Il conferimento dei dati personali è facoltativo. Il conferimento e il relativo consenso sono condizioni essenziali per l'accettazione del servizio. In caso di rifiuto del consenso il servizio non sarà erogato.
    2) CONSERVAZIONE PROTEZIONE DATI
    I dati sono conservati (attraverso mezzi digitali) in una banca dati di proprietà di IDT-Midero e dei relativi Responsabili del trattamento. Tali banche dati sono organizzate e gestite secondo quanto previsto dalle vigenti normative.
    3) TRATTAMENTO DATI
    I dati sono trattati da dipendenti e/o professionisti e/o incaricati e/o collegati a e da IDT-Midero , ad eseguire le attività di gestione o a svolgere operazioni tecniche occorrenti per la miglior organizzazione informatica degli archivi.
    4) COMUNICAZIONI
    I dati potranno essere comunicati da IDT-Midero esclusivamente a soggetti suoi clienti che le abbiano conferito un incarico di ricerca e selezione ed a società proprie collegate o controllate.
    5) DIRITTI DELL'INTERESSATO
    L'art. 7 del Dlgs. n.196/2003 conferisce all'interessato l'esercizio di specifici diritti, quali ad esempio:

    - il diritto di ottenere dal titolare del trattamento dei dati la conferma dell'esistenza o meno di dati personali che lo riguardano e la messa a disposizione dei medesimi in forma intelligibile;
    - il diritto di conoscere l'origine dei dati, la logica e le finalità su cui si basa il loro trattamento;
    - il diritto di ottenere la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione della legge, come pure l'aggiornamento, la rettificazione o, qualora l'interessato vi abbia interesse, l'integrazione dei dati medesimi;
    - il diritto di opporsi in tutto o in parte, per motivi legittimi, al trattamento dei propri dati personali ancorchè pertinenti allo scopo della raccolta;
    - il diritto di opporsi in tutto o in parte al trattamento previsto ai fini di informazione commerciale o di invio di materiale pubblicitario.

    Per ciascuna richiesta di cui all'art. 7 del Dlgs n. 196/2003, può essere chiesto all'interessato, ove non risulti confermata l'esistenza di dati che lo riguardano, un contributo spese, non superiore ai costi effettivamente sopportati, secondo le modalità ed entro i limiti stabiliti dal Dlgs n.196/2003, art.10, comma 7, 8 e 9.
    I diritti riferiti ai dati personali concernenti persone decedute, possono essere esercitati da chiunque vi abbia interesse. Nell'esercizio dei diritti di cui all'art. 7, l'interessato può conferire, per iscritto, delega o procura a persone fisiche oppure ad associazioni.

    Le richieste ex art. 7 Dlgs n.196/2003 potranno essere inoltrate all'indirizzo info at corfole.com , oppure Tel/Fax 0185.938009
    USCIRE

    Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

    Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

    L'AIUOLA
    di Giansandro Rosasco

      Vai alla rubrica

      IL TAPPIRO D'ARDESIA

      Vai alla rubrica

      LA PAROLA AGLI ESPERTI

      Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

      Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

      DICIAMOCELO