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00 Ottobre 2008 | in categoria/e attualita

A Bargagli la scuola promessa - Ad accogliere i politici la commedia satirica "sempre gli stessi discorsi"

Sabato 27 settembre a Bargagli sono state inaugurate due strutture attese da anni: la nuova rotatoria (costruita dall’Anas, costo 799.000 euro) sulla strada statale n. 45 all’imbocco del tunnel per le Ferriere di Lumarzo e il nuovo plesso scolastico dell’Istituto Comprensivo Valtrebbia, dove hanno finalmente trovato una definitiva e moderna collocazione i 114 scolari delle primarie e i 60 delle secondarie. Il ‘taglio del nastro’ è avvenuto alla fine del secondo lotto di lavori cofinanziato dalla Regione Liguria; un eventuale terzo lotto è in attesa di finanziamento e permetterà alla scuola di godere la possibilità di dotare la scuola di ulteriori comforts e di spazi di laboratorio per essere ai livelli più alti della formazione scolastica statale.
Nella mattinata, presenti il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando, la preside del Comprensivo dottoressa Rita Piddisi, il Sindaco di Lumarzo Guido Guelfo e il Vice Sindaco di Torriglia Giuseppe cevasco, oltre una numerosa rappresentanza di insegnanti degli altri plessi scolastici (il Comprensivo si estende oltre Bargagli a Davagna, Torriglia e Rovegno), il sindaco di Bargagli Sergio Aveto con assessori e consiglieri ed altri funzionari di vari Enti hanno preso visione del nuovo plesso tagliando simbolicamente il tradizionale “nastro” e rassicurando che, superate alcune formalità burocratiche, al più presto i tre piani delle aule saranno dotate di ascensore per il quale, nel secondo lotto dei lavori, è già stata predisposta la collocazione strutturale. Per il secondo lotto dei lavori il Comune di Bargagli si era impegnato con 187.819 euro e la Regione Liguria aveva concorso con 348.181 euro. Resta la speranza che con un altro lotto dei lavori vi sia la possibilità di dotare il plesso scolastico di energia alternativa.
Nella tarda mattinata le autorità e parte degli alunni della scuola di Bargagli si sono portati nel cineteatro della parrocchia del capoluogo per assistere ad una commedia brillante in due atti curata dalla Ludoteca parrocchiale della frazione di Traso dal titolo “Sempre in to maeximo caroggio” ovverossia “sempre gli stessi discorsi”: parodia satirica sulle persone più emergenti del paese; la esilarante commedia, sotto la regia di Monica Pagano e Patrizia Ricci ha impegnato nove ragazzi della scuola secondaria e delle superiori, diciotto bambini della scuola primaria e sei della scuola per l’infanzia. La commedia inizia con l’allestimento scenico dell’ufficio del sindaco che vede a fianco del ritratto del presidente della repubblica un enorme ritratto del sindaco di Bargagli che entra in scena con la presunzione di essere il migliore del mondo. A ruota c’è la macchietta di Giorgio Gennaro vigile urbano che memore di appartenere alla squadra di canto genovese (A Lanterna) compila il foglio della multa e lo consegna intonando una canzone affinché il “reo” non si incavoli; poi è la volta del parroco (don Roberto) costretto ad iscriversi a una società di maratoneti per poter espletare la sua funzione sulle cinque chiese del vasto comune che gli hanno affibbiato; le donne custodi delle chiese che si danno le arie di essere padrone di tutto perché ne hanno le chiavi e a seguire la mitica figura di Nino Cevasco dell’associazione alpini locale nonché quella di Guido Ricci arcigno “re” della confraternita di Traso. Dalla parodia dei ragazzi non si salva nessuno dal personaggio di campagna che si illude di avere nell’orto la verdura migliore d’Italia al giocatore di scopone che si rifiuta di giocare con gli altri perché si ritiene di essere il campione del mondo. Le scenografie ed il trucco sono di Carola Valenza e Simona Borgogni; i costumi e la loro confezione sono di Claudia Fossa, Michela Mandruzzato e Sandra Pilloni. Tecnici del suono e delle luci Massimiliano Borgogni e Emilio Cecchi. Alla regia si sono affiancate, come educatrici dei più piccoli, Alessandra Cuttica, Elisa Malatesta e Desi Slivar. Applausi a non finire.
Eughi