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attualità
01 Marzo 2010 | in categoria/e attualita
BLACK ROSES -Dall'esperienza a ‘Casa Sanremo' al primo videoclip: le cinque ‘rose nere' del Tigullio sbocciano l'8 marzo
E’ in uscita l’8 marzo il primo album delle Black Roses, gruppo musicale pop rock tigullino, interamente femminile. Il nome è lo stesso di altri gruppi musicali, come quello statunitense che fu fondato per comporre la colonna sonora del film omonimo heavy metal-horror Black Roses (1988) di John Fasano. Se si clicca su facebook spuntano come funghi numerosi altri gruppi con lo stesso appellativo.
Per curiosità chiedo alle ragazze perché la scelta di un nome così popolare:
“Non l’abbiamo scelto secondo un criterio particolare, abbiamo semplicemente trovato il nome che più poteva rappresentare un gruppo femminile, e da subito ci piaceva l'idea delle "rose nere". Non ci consideriamo “dark” e se ci vestiamo di nero, soprattutto durante le esibizioni, è per dare maggior risalto allo spirito del nostro gruppo, aggressivo e delicato al tempo stesso, così come per esprimere una relazione tra la nostra anima e il nostro nome”
La band, nata nel 2006, è oggi composta da Chiara Barchi (classe 1993 - basso elettrico), Futura Mazzucco (classe 1988 – batteria), Anna Mercuri (classe 1994 – chitarre) entrata nel 2008, Valentina Comastri (chitarre e tastiere – classe 1990) e Giulia Cancedda (classe 1991 - voce solista) entrambe arrivate nel 2009. Ideatore e manager del gruppo è Corrado Barchi, musicista, compositore, cantante, tecnico del suono, insegnante di musica, promoter, direttore artistico, nonché padre di Chiara. Produttore esecutivo è invece Marco Pollini e l'etichetta discografica e' la 1st pop di Verona, la stessa di Federico Poggipollini (chitarrista di Ligabue), Gerardina Trovato, Lola Ponce, e altri.
Il 19 febbraio, durante l’esibizione a Casa Sanremo, a due passi dal Teatro Ariston, le Black Roses hanno cantato a stretto contatto con importanti artisti del calibro di Giorgio Conte (fratello del celebre Paolo), il sopracitato Poggipollini, Filippo Graziani (figlio del celebre Ivan) e Simone Cristicchi.
Cosa avete provato in quell’occasione?
“Eravamo emozionate e allo stesso tempo desiderose di dare il meglio di noi stesse, consapevoli di avere nelle mani una grande occasione che dovevamo sfruttare nel migliore dei modi. L’ambiente era trasognato, una vera gioia per i nostri occhi che hanno potuto vedere dal vivo personaggi famosi del mondo della musica e dello spettacolo. Dal punto di vista tecnico siamo rimaste un po’ deluse ma abbiamo affrontato gli inconvenienti realizzando un’ottima performance. L’emozione é svanita appena abbiamo iniziato il primo pezzo, incoraggiate da un pubblico molto entusiasta. E’ stato lusinghiero poi scendere dal palco e sentirsi corteggiate dai mass media, ai quali abbiamo rilasciato tantissime interviste.”
Per le ragazze non era la prima volta che si esibivano su un palco, anche se non di quella portata e diffusione mediatica. Nel 2007 hanno iniziato a cantare in vari contesti, proponendo brani di loro composizione sul genere pop rock cantato in italiano. Da quell’anno, l'interesse della rock band tutta al femminile, unica nel suo genere anche per l'età delle componenti, si è rivolto soprattutto alla composizione di nuove canzoni con l'obiettivo di preparare per il 2008 un intero album, con testi in italiano e ambientazione pop rock. “The Black Roses” appunto, un album autoprodotto e registrato al Comax Studio di Moneglia e contenente 10 canzoni inedite e una cover live. Il calendario del 2009 è molto ricco di appuntamenti e concerti, è questo il primo vero loro tour che viene eseguito con grande riscontro di pubblico, e che tocca le principali piazze da Genova a La Spezia.
Cosa avete proposto in questi concerti?
“Oltre a suonare i nostri brani, abbiamo eseguito anche cover delle grandi band del rock internazionale: Beatles, Rolling Stones, Pink Floyd, U2, Police e di altre che hanno fatto la storia del pop/rock. Fin da piccole siamo cresciute con questo genere musicale nelle orecchie e nel cuore, per cui per noi cantare e suonare è una passione nata precocemente e con grande convinzione, grazie all’ascolto soprattutto questi grandi nomi”.
A ottobre 2009 la band inizia la promozione nazionale del nuovo singolo intitolato SMS e a novembre viene registrato il video clip.
Quali novità per il mese di marzo?
“Prima di tutto l’8 marzo uscirà l’album Black Roses, che vedrà la riedizione di brani vecchi e nuovi, uscirà per l’etichetta 1stPop, distribuzione Edel. Spero che la data della festa della donna sia provvidenziale per noi! Altre date da annotare sono: 20 marzo presso la FNAC di Genova, dove alle ore 18,00; il 21 saremo a Bologna in concerto in diretta su Sky e il 27 al Nota Bene di Rapallo.”
- Nelle vostre canzoni si parla di aspettative e di illusioni, quali sono gli stati d’animo che ispirano i vostri testi?
Risponde Chiara: “Ci facciamo guidare dalla fatidica ispirazione, se c’è scriviamo una canzone in pochi minuti, se manca non riusciamo proprio, nonostante gli sforzi. Siamo tutte ragazze allegre ma coi piedi per terra e sappiamo essere serie nei momenti giusti. A volte traspare dai nostri testi anche un po’ di malinconia, ma fa parte di me, e credo un po’ di tutte, ma nonostante ciò viviamo la nostra vita molto positivamente. Tutto quanto viene prodotto dalle Black Roses è supervisionato dal nostro manager, in primis nostro direttore artistico, colui che ci insegna le tecniche di composizione musicali, come strutturare le armonie, i trucchi per creare una melodia accattivante e vincente. Infine assieme a lui sviluppiamo i testi, che vanno scritti secondo precise regole e metrica. Ogni canzone nasce da un lavoro di équipe, non esiste una canzone che sia stata scritta interamente da una sola di noi, ognuna mette il suo zampino. A esser sincera, siamo anche molto fortunate ad avere un art director tutto nostro, uno studio di registrazione e una sala prove sempre a completa disposizione. Credo che questo sia uno dei segreti del nostro piccolo successo.”
Nella realtà musicale del Levante, ci sono tantissimi giovani che fanno musica, ma si tratta di gruppi maschili o misti, forse le Black Roses sono davvero l’unica band composta di sole donne. La vera opportunità per tutti coloro che suonano è principalmente trovare la chance giusta, e le ragazze tigulline questa chance l’hanno davvero avuta, esibendosi sul grande palco di Casa Sanremo, meglio conosciuto come Palafiori.
Chiara, pensi che il vostro prossimo traguardo potrebbe essere il Festival di Sanremo?
“Bella domanda, chiunque risponderebbe si, quello è il traguardo che per scaramanzia non vogliamo nominare. E’ molto ambito, e arrivarci è difficilissimo, noi ci proveremo con tutte le nostre forze. Se non ci riuscissimo continueremo comunque a farci conoscere anche attraverso altri canali, cosa che già stiamo facendo”.
Cristina Parente
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I commenti dei lettori
Sandra:
Mia figlia, molto più giovane delle Black Roses, ha apprezzato molto i loro testi, soprattutto il videoclip SMS, molto spiritoso e accattivante.
Brava la giornalista che, senza domande superflue, ha messo in evidenza la carriera artisticha del gruppo.
Augusto:
Una bella intervista questa di Cristina, densa di notizie. Chi non conosceva il gruppo musicale "Black Roses" alla fine della lettura ha la netta sensazione di averne una buona conoscenza e di condividerne motivazioni, ansie, certezze, percorsi formativi e sogni.
Lilla:
Brava Cristina. E' un bellissimo articolo, con domande chiare e mirate hai dato un'immagine molto viva di questo dottore straordinario, eppure così schivo. E' da ammirare chi si presta per aiutare i meno fortunati in luoghi così lontani da noi e lo fa con tanta semplicità
TIZEE:
Ahahah
Io c'ero a Casa Sanremo. (:
Elisabetta Robert Castagnola:
Le ragazze sono veramente "coraggiose". Penso che potranno andare avanti nella
carriera artistica assolutamente difficile e piena di imprevisti. La grinta non manca e
anche il pubblico potrà seguirle. Brava Cristina, argomento trattato con garbo e
competenza.
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