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attualità
01 Febbraio 2010 | in categoria/e attualita
LA PATATA BOLLENTE - Tunnel Fontanabuona-Rapallo: progetto pugnalata a Levante! L'intera popolazione attende con trepidazione di vedere la firma PRIMA delle elezioni regionali
Anche la Curia si esprime a favore: opera prioritaria da realizzare subito
Costituito a novembre, il Comitato apartitico pro Tunnel Fontanabuona Rapallo, continua la sua battaglia affinchè le parti politiche trovino un'intesa bipartisan per la rapida realizzazione dell'importante infrastruttura. Dalla manifestazione di piazza di novembre il Comitato ha dato a tutti i politici il tempo per meditare. Ora il tempo è passato ed è giusto mettere in chiaro un po' di cose. Ecco alcuni box esplicativi proposti dal Comitato con alcuni dubbi che si spera di dipanare al più presto.
La situazione
Il tracciato è condiviso, sono d'accordo cittadini, industriali, sindacati, commercianti, associazioni ambientaliste, sindaci di tutti gli schieramenti, Provincia, Regione e c'è anche la "benedizione" della Curia Chiavarese. Persino il Governo ha accolto come raccomandazione la volontà di inserire il tunnel nel "Nodo stradale e autostradale di Genova" (o.d.g.n° 9/2936/144 presentato dall'On.Mondello in sede di votazione della Finanziaria), e i Consiglieri di centrodestra e centrosinistra hanno sottoscritto in Consiglio tale desiderio. La giunta Burlando, oltre a trovare un accordo con i Sindaci del territorio (12 di costa ed entroterra e di tutti gli schieramenti), ha impegnato circa il 10% della somma necessaria. Adesso bisogna reperire i rimanenti denari e solo grazie al Governo l'opera si farà, per questo occorre che nessuno strumentalizzi questi momenti. E' indubbio però che il merito sarà di tutti o le colpe - gravi - saranno di pochi. Se il Governo persiste nel non voler inserire il tunnel nel protocollo della Gronda di Ponente o trovare una soluzione con tempi altrettanto brevi e certi sarà responsabile per aver fatto saltare sia il tunnel che la Gronda stessa.
"Progetto Levante" completamente dimenticato.
Il PDL, unico partito che ha al suo interno alcuni componenti recalcitranti sulla realizzazione dell'opera nell'immediato, sta tenendo un atteggiamento ambiguo. Di certo non ha rispettato l'impegno del "suo" PROGETTO LEVANTE annunciato in pompa magna, iniziato a metà novembre e mai giunto a destinazione. Ricordiamo che era stato voluto, proprio dal PDL, un incontro aperto a tutti entro gennaio sul tema "infrastrutture". "Ma di quale anno" fanno notare i più attenti? Si sente puzza di bruciato e il mancato confronto con la popolazione a poco tempo dalle elezioni è un chiaro segnale di allarme.
I primi nomi apparentemente contrari all'infrastruttura
Roberto Levaggi - Coordinatore provinciale del PDL, ha più volte dichiarato che "lo sbocco deve essere a Chiavari". Con queste affermazioni, a meno di ripensamenti (peraltro auspicabili visto che in passato ha preso parecchi voti in zona) non è sicuramente un interlocutore che sta lavorando per il territorio. Il tracciato è condiviso, tornare indietro e discutere altre soluzioni appare una vera e propria follia. Chiavari e Carasco necessitano dell'intervento di Viale Kasman non di un altro tunnel che sarebbe un inutile doppione e non porterebbe ossigeno al territorio.
Michele Scandroglio -Non ha ancora ufficializzato chiaramente la sua opinione. Deputato della Repubblica del Governo Berlusconi e coordinatore regionale del PDL potrebbe agevolare l'operazione diventando così un punto di riferimento importante per il territorio. Oppure potrebbe essere considerato l'ennesimo "foresto" mandato da Roma a comandare il territorio senza conoscere realmente il tessuto produttivo. Solo un miope passacarte chiuderebbe gli occhi di fronte alla sofferenza dei cittadini per la carenza di infrastrutture, per la disoccupazione, per i cartelli "vendesi" appesi ai capannoni. La speranza è che venga dimostrato con i fatti il contrario. Il territorio ha potenzialità produttive e commerciali già dimostrate; è sbagliato pensare al Tunnel come importante per la "sola" Fontanabuona. L'opera serve a tutto il Levante, basti pensare all'utilità di dare uno sbocco produttivo alla costa o alle tempistiche per arrivare a Chiavari: con il tunnel si riuscirebbe a raggiungere la cittadina in dieci minuti.
Sandro Biasotti - L'On. Biasotti (PDL) sta tenendo un comportamento difficile da comprendere: il proclama a parole è sempre il medesimo "se sarò eletto, come prima cosa farò il tunnel", ma se la volontà è questa non si capisce perchè non si impegna ADESSO che siamo in campagna elettorale a rendere attivo il Ministro Matteoli (PDL). In questo modo darebbe un contributo fattivo alla causa e potrebbe presentarsi agli elettori come personaggio cardine perchè il 90% dei denari li deve mettere il Governo (ricordiamoci che sono soldi già sul tavolo perchè rappresentano una quisquilia rispetto al progetto della Gronda). Altri suoi segnali non sono incoraggianti: alla manifestazione del Comitato non ha partecipato, sul modulo "patti chiari" la firma non l'ha apposta, alla trasmissione andata in onda su Telepace non ha partecipato "per precedenti impegni istituzionali". Dicono che a pensare male si faccia peccato ma molte volte ci si azzecca. Se l'On.Biasotti smentisse queste preoccupazioni, agevolando l'inserimento immediato del tunnel e smentendo l'ipotesi di inserire il progetto in alternative futuribili, darebbe un segnale concreto al territorio. L'ultima speranza è credere che sia stato mal consigliato, il che potrebbe anche essere vero. Ha tempo di ricredersi per non perdere migliaia di voti.
I Consiglieri regionali del PDL: gli indecisi
Qualche tempo fa il Ministro Scajola li ha definiti letteralmente come dei ‘cacasotto’ e il pensiero era condivisibile (il riferimento è esclusivamente legato alla questione tunnel) perchè trovarsi di fronte politici pagati 7.000 euro al mese per prendere importanti decisioni, incapaci di rapportarsi con i "superiori" per difendere il territorio dal quale traggono il bacino di voti fa pensare effettivamente a degli ‘ignavi’. Quelli per intenderci che Dante relegava nell'antinferno per non conferirgli nemmeno la dignità dell'inferno stesso. A dire il vero - a tratti - c'è da ricredersi perchè tutti i Consiglieri all'unanimità, quindi di destra e sinistra, hanno firmato la mozione Chiesa (PD) per l'inserimento del progetto nel finanziamento del "nuovo accordo del nodo stradale e autostradale genovese" che prevederebbe oltre al Tunnel, la Gronda di Ponente, l'ammodernamento del casello autostradale di Lavagna con il prolungamento di Viale Kasman, il tunnel Rapallo-Santa Margherita e quindi la realizzazione immediata dell'opera (questo anche per smentire le voci che parlano di incompatibilità tra il tunnel e la gronda di Ponente).
Quindi o tutti i Consiglieri Regionali del PDL sono dei traditori e sono passati al "fronte nemico" o erano tutti ubriachi e non sapevano cosa votavano oppure vuol dire che la soluzione non solo è possibile ma auspicabile. Un chiaro segnale al loro partito volto ad invertire la marcia e seguire i binari della storia che occorre tracciare in maniera definitiva tutti assieme. A loro è legato un altro enigma: come mai adesso viene difesa a spada tratta la sola Gronda e non si sguaina la stessa arma in favore dell'inserimento immediato del Tunnel? Non lo si desidera di nuovo più? O hanno paura di mettersi contro qualcuno?
Trappolone sinistra? L'opinione.
E' bene essere chiari, la questione sta andando avanti da oltre d-u-e anni e c'è la grande intesa dei Sindaci bipartisan (PDL, PD, LEGA, INDIPENDENTI) che comunque vadano le cose dovranno essere ricordati come esempio di unità a favore del territorio, lontani dai giochi partitici. Il trappolone se lo sta scavando chi non collabora alla realizzazione del progetto ed è strano che un partito come il PDL stia per autoinfliggersi questa punizione con una probabile emoraggia di voti nell'entroterra e nel Levante quando la strada è molto semplice. Basta dire: "Sì, lo vogliamo davvero, troviamo un accordo con tempi certi e sottoscriviamo un documento". Come Comitato vigileremo contemporaneamente che il Presidente Burlando non torni indietro sul percorso fin qui fatto e soprattutto non firmi il progetto Gronda di Ponente senza l'inserimento del tunnel.
Le tempistiche.
Il responsabile alle infrastrutture genovese del PDL Walter Bertini, persona stimata, ha avuto la lungimiranza di mettersi in contatto con il Comitato per trovare una soluzione. La conferma è che si potrebbe davvero inserire il progetto Tunnel nel protocollo d'intesa della Gronda di Ponente il dubbio rimane sulle tempistiche perchè questo comporterebbe uno slittamento della realizzazione della Gronda stessa. Possiamo quindi constatare che se anche oggi si mettesse la firma per la Gronda, questa non si trova comunque in uno stato così avanzato da essere appaltata, quindi prima "inseriamo" il tunnel, prima prendiamo i soldi, prima lo realizziamo.
I Costi.
Oggi occorrono circa 250 milioni (il 10% già messi a disposizione dalla Regione con i fondi FAS), è chiaro che un ulteriore attesa comporterà inevitabili aumenti. Se tutti desideriamo l'opera perchè non si inserisce SUBITO la sua realizzazione?
Anche chi sostiene che l'opera è troppo cara sostiene il falso. Per l’individuazione del tracciato, sono state valutate: baricentricità per la valle, minore impatto ambientale possibile, innesto veloce sulla Sp 225, innesto diretto in autostrada all’altezza di Rapallo, migliore rapporto costi/benefici. Fatte queste valutazioni le incaricate alla redazione dello Studio di Fattibilità FILSE e SVILUPPO GENOVA, hanno proposto il tracciato che è stato condiviso all'unanimità da tutti i Sindaci del territorio compreso quello costiero dove avrà il suo sbocco, dalla Provincia, dalla stessa Regione ed approvato in tutti i Consigli Comunali.
Se poi si considera che i ribassi d'asta di questi tempi raggiungono il 40-50%, pensando ai circa 5 miliardi di euro necessari per la Gronda di ponente, con i denari risparmiati si può già ironicamente pensare a dove fare un eventuale secondo tunnel. Il territorio necessita di investimenti strutturali e, visto il comparto produttivo passato, presente e futuro non è immaginabile che si voglia "andare al risparmio" sulla pelle di un tessuto imprenditoriale così rilevante.
Le prossime mosse del Comitato e l'iniziativa ‘fiato sul collo’
Per quanto riguarda gli incontri con il Comitato, visti i tempi strettissimi, esiste la disponibilità di fissare un appuntamento tutti i giorni della settimana (0185.938009). E' stato avviato un concorso di idee destinato ai ragazzi delle scuole primarie e secondarie dell'intero territorio, con tema: "tunnel: una strada per il futuro" che scadrà a fine febbraio. Se in questi giorni la politica non darà input positivi, dalla metà di febbraio in poi, con date che verranno comunicate su www.corfole.com/tunnel saranno programmati appositi gazebo in strada per fare tappa in ogni piazza con un opuscolo informativo. Altri appuntamenti sono in previsione. Non daremo tregua a chi non ci fornirà risposte chiare e definitive fino alla realizzazione dell'opera. La considerazione finale è che sembra si stia elemosinando qualcosa mentre se, ironicamente, si chiudessero le frontiere a Ferriere e Carasco, gli abitanti di entroterra e costa potrebbero costruirsi il tunnel con i soldi delle loro stesse tasse. Sarebbe giusto, nell'ottica del principio tanto sbandierato del federalismo, far ritornare al territorio una parte di quello che è stato pagato.
Giansandro Rosasco -Portavoce del Comitato apartitico indipendente Pro-Tunnel
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I commenti dei lettori
giorgio:
questo è parlare chiaro
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