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01 Febbraio 2010 | in categoria/e attualita

IL PUNTO DI VISTA - Cosa ne pensano sull costa: Collegamento costa-entroterra: commercianti, artigiani e imprese vogliono la realizzazione. Un'opera fondamentale anche per Chiavari e tutto il Tigullio

Giuseppe Chiovetta

L'inizio del nuovo anno, si sa, rappresenta sempre un ottimo motivo per stilare il classico elenco di buoni propositi. In val Fontanabuona c'è chi spera che alla prima voce della lista, nell'agenda degli enti competenti e dei soggetti interessati, compaia la realizzazione del tunnel di collegamento con Rapallo. In vallata il consenso per il traforo (che avrà sbocco diretto sull'autostrada A12 e prevede la realizzazione di uno svincolo in prossimità dell'area parcheggio Caravaggio, da cui partirà il collegamento con la viabilità ordinaria) è di fatto unanime. Ma che aria tira sul versante ruentino? Le correnti di pensiero sono due. La prima non vede di buon occhio la realizzazione del tunnel: non tanto per l'opera in sé, quanto piuttosto per le ripercussioni che essa avrebbe sulla viabilità cittadina.
Problema però sormontato grazie all'innesto direttamente in autostrada, unico vincolo posto dall'amministrazione ruentina e condiviso da tutte le istituzioni a tutti i livelli in maniera bipartisan. Detto in altri termini, c'è chi dà comunque la precedenza alla riorganizzazione del sistema viabilistico della città e, soprattutto, alla realizzazione del tunnel per Santa Margherita, visto come la panacea per risolvere i problemi legati al traffico ma se non si riesce a trovare un intesa per questa altra infrastruttura ben venga il secondo punto di vista che resta il più gettonato: l'opera può fungere da volano per rivitalizzare Rapallo e la costa in generale. è di questo avviso Massimo Fazzini, presidente dell'Ascom rapallese: «La storia ci insegna che nuove vie di comunicazione agevolano il commercio il tunnel in questione rappresenta una soluzione non solo per la Fontanabuona e Rapallo, ma per tutta la zona costiera. Spero solo che, dato l'attuale periodo di crisi economica, il progetto non rimanga sulla carta. Per noi la priorità resta il tunnel per Santa Margherita, ma è importante non abbandonare l'idea di avvicinare la costa alla Fontanabuona e alla val d'Aveto».
L'equazione tunnel uguale maggior afflusso di potenziale clientela fa indubbiamente gola. «L'idea è valida – osserva infatti Giuseppe Chiovetta, titolare del Bar Mazzini – le persone potrebbero raggiungere più comodamente la città, aspetto positivo sia dal punto di vista commerciale che lavorativo». L'espansione delle attività al di là della collina, con evidente abbattimento dei costi, è uno dei principali vantaggi che conseguirebbero alla realizzazione del traforo tra costa ed entroterra. «Gli aspetti positivi sono evidenti – sottolinea Riccardo Gaiaschi, presidente del consorzio “I Sestieri”, realtà che si prefigge lo scopo di creare insediamenti artigianali sul territorio rapallese – la conformazione di Rapallo è prevalentemente collinare: quindi, nonostante l'amministrazione comunale si sia attivata per predisporre nuove aree, è veramente difficile poter contare su spazi ampi. Cosa che, al contrario, sarebbe fattibile in val Fontanabuona. Ecco perchè noi artigiani seguiamo con attenzione le vicende riguardanti il tunnel».
Motivazioni analoghe animano gli operatori portuali rapallesi: «Attualmente il rimessaggio delle imbarcazioni viene effettuato nei capannoni situati a San Pietro di Novella, che sono gli unici sul territorio e, di conseguenza, hanno costi elevati – spiega Massimo Mascherpa, responsabile del C.A.R.C.O –. Il tunnel porterebbe quindi vantaggi: i capannoni presenti nella val Fontanabuona sarebbero valorizzati; d'altro canto i proprietari delle strutture situate a Rapallo dovrebbero necessariamente calmierare i prezzi».
Discorso analogo per i canoni di locazione delle abitazioni. «Lo sfogo, anche se andrà indubbiamente ad incidere sul traffico, sarebbe utile sia per i fontanini che per noi – fa notare Pietro Maggiora, titolare di un negozio di calzature – ad esempio, si potrà prendere in affitto un appartamento in vallata a prezzi più accessibili, e in pochi minuti raggiungere il proprio posto di lavoro a Rapallo. Senza contare che, in questo modo, gli affitti in città sarebbero calmierati.
D'altronde si parlava di realizzare questo tunnel già nel 1957, quando mio padre sedeva in consiglio comunale. Speriamo sia la volta buona...». Il plauso per l'opera, a conti fatti, è largamente condiviso sia da una parte che dall’altra. Non dimentichiamoci inoltre che a beneficiarne sarebbe tutto il Tigullio, ad esempio per raggiungere Chiavari se adesso gli abitanti della Fontanabuona impiegano un’ora con il tunnel impiegherebbero 10 minuti e così per tutto il Tigullio. Non resta che attendere.
S.F
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