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di Michela De Rosa | 09 Luglio 2013 | in categoria/e letture

“Terra degli uomini” il capolavoro di Saint-Exupery riscoperto grazie a Jovanotti «Un libro speciale, di uno dei miei autori più amati»

Tutti conosciamo Antoine de Saint-Exupery per quel capolavoro che è il Piccolo Principe, un libro che si può assaporare a qualsiasi età, anzi che va riletto a distanza di anni perché per ogni fase della vita regala significati ed emozioni diverse. Ma di questo autore è stato riscoperto dal grande pubblico un altro libro, “La terra degli uomini” (Mursia, 176 pag., 12euro), grazie al passaparola scatenato dall’omonimo brano di Jovanotti, che l’ha definito: «Un libro speciale, di uno dei miei autori più amati».
Scritto nel 1939 è il terzo libro di Saint Exupery: vincitore del Gran Premio per il romanzo dell’Académie Francaise e del National Book Award è stato tradotto in tutto il mondo.  Come ne “Il piccolo Principe”, in queste pagine l’autore affronta i temi dell’amicizia, il rischio, l’impegno, la natura e il progresso, il senso della vita, con quella profondità e al tempo stesso leggerezza, quella saggezza addolcita da una benevola genuinità che caratterizzano i suoi scritti e li rendono così speciali. E così ci ritroviamo catapultati in una sorta di diario di viaggio che è anche testo filosofico, un racconto di avventure nei cieli dell’epopea pionieristica dell’aviazione, che tra le righe si sente l’eco della guerra che di lì a poco travolgerà il mondo e di cui Saint Exupery è feroce critico. Otto capitoli sotto forma di racconto di altrettanti episodi della vita dell’aviatore: i primi voli con l’Aeropostale, le avventure dei compagni Mermoz e Guillaumet; le transvolate atlantiche, il deserto,  l’incidente nel deserto libico durante il raid Parigi-Saigon; la guerra di Spagna. Pagine dense di impressioni e di riflessioni sul senso della vita e del vivere che da sempre contano estimatori nel mondo.

Tratto da CORFOLE! del 7/2013, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata

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