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attualità
14 Settembre 2012 | in categoria/e attualita
CACCIA: SONO 11.000 I CINGHIALI ABBATTIBILI IN PROVINCIA DI GENOVA
Ce ne sono dappertutto e per l’impressionante e devastante diffusione dei cinghiali in Provincia di Genova il numero dei capi abbattibili è stato aumentato dai 9.000 dell’anno scorso a 11.000 : rispettivamente 5.700 nell’ambito di caccia del ponente e valli genovesi e 5.300 in quello del levante, nella nuova stagione venatoria che prenderà il via domenica prossima, 16 settembre, secondo il calendario regionale e gli atti integrativi per il suo territorio da parte della Provincia. La decisione di aumentare il contingente dei cinghiali è stata adottata dal comitato tecnico faunistico venatorio coordinato dalla Provincia di Genova e di cui fanno parte le associazioni venatorie, agricole, ambientaliste, l’Università e il Corpo Forestale dello Stato. "Il numero dei capi cacciabili è stato incrementato - dice Piero Fossati - perché i danni sempre più pesanti e le richieste di interventi del mondo agricolo ormai non si contano e un prelievo dei cinghiali più specifico e consistente ha proprio l’obiettivo di salvaguardare, per quanto ancora possibile, le attività agricole del territorio." La caccia si apre, ma sulla stagione pende un ricorso contro il calendario venatorio regionale presentato da Wwf, Lac e Verdi Ambiente e Società che il Tar esaminerà in prima istanza la prossima settimana. "Ho massimo rispetto per le legittime posizioni e convinzioni di tutti - dice il commissario della Provincia - ma auspico vivamente che il ricorso non pregiudichi l’attività di riduzione e controllo dei cinghiali, assolutamente essenziale perché il loro numero è cresciuto a dismisura e, oltre che per gli agricoltori obbligati a ‘fortificare’, anche se non sempre basta, orti e coltivazioni, sono una minaccia molto seria anche per la stabilità di pendii e versanti, già fragili e scavati anche dai branchi di questi animali. Come sanno bene gli abitanti dei quartieri collinari di Genova, inoltre i cinghiali da anni si spingono anche in città in cerca di cibo, con rischi fin troppo frequenti di incidenti stradali e pericoli per passanti e animali domestici". Una situazione aggravata "da chi, in barba a tutti i divieti - prosegue Fossati - continua a nutrire vicino alle case i grossi ungulati, sempre più frequenti anche nelle aree urbane del levante da Rapallo a Chiavari, da Lavagna a Sestri Levante. Per questo oltre al prelievo venatorio per ridurne il numero è necessario intensificare la sensibilizzazione dei cittadini perché evitino assolutamente di portare cibo ai cinghiali, animali che sono e restano selvatici e vicino alle case sono fonte imprevedibile di pericolo per gli abitanti e mettono a rischio anche la viabilità e la sicurezza stradale". Dopo un’estate molto calda e secca le prime piogge hanno risvegliato la passione dei cercatori di funghi e boschi e campagne, nello stesso periodo in cui si apre la caccia sono frequentati anche da gitanti ed escursionisti. La Provincia vigila, ma quali sono le sue raccomandazioni per la sicurezza? "Il bosco è patrimonio di tutti – dice Piero Fossati –e quindi a tutti mi rivolgo, a partire dal mondo venatorio, perché ogni attività sia svolta con la massima attenzione e responsabilità, nel rispetto delle norme e dell’ambiente circostante. Ricordo a escursionisti e cercatori di funghi di prestare molta attenzione alle segnalazioni che le squadre di cinghialisti devono apporre prima di ogni battuta nelle zone circostanti e ai cacciatori che nell’uso di un’arma devono sempre essere rispettate tutte le condizioni per la massima sicurezza propria e altrui"
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di Giansandro Rosasco
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