attualità

05 Settembre 2012 | in categoria/e attualita

Genova, 4 settembre: Capurro “Città Metropolitana Genovese, lo statuto deve salvaguardare il Tigullio”

 La sfida più impegnativa é rappresentata dalla stesura di uno statuto in grado di fare pesare nella giusta misura le istanze del Tigullio e del Golfo Paradiso nei confronti di Genova. Nonostante, nelle settimane scorse, noti esponenti del Pdl abbiamo prospettato una serie di soluzioni “fantasiose” nel tentativo di staccare il Tigullio dal tradizionale rapporto che lo lega a Genova, alla fine hanno dovuto arrendersi all’evidenza dei fatti. Persino il sindaco di Chiavari Roberto Levaggi, durante la riunione del 28 agosto, dimostrando una buona dose di pragmatismo ha finito per ammettere: “che l’unione del Tigullio con Genova è quasi inevitabile”.

Sono certo che tra poche settimane anche la parola “quasi” finirà per essere archiviata. Sgombrato l’equivoco di fondo, che rischiava di fare perdere solo del tempo evitando di affrontare i problemi reali che ci aspettano, si può ora cominciare a lavorare seriamente per adempiere a quei compiti che la Legge 135/2012 ci assegna.  Da subito sono stato un fautore della Città Metropolitana Genovese in quanto avevo compreso che la legge lasciava ben poche scelte, ma, soprattutto, che l’attuale Città Metropolitana è cosa ben diversa da quella voluta dal presidente della Regione Liguria Giacomo Gualco nel 1990.

Lo stesso Pierluigi Vinai segretario dell’Anci ha affermato che: “la città metropolitana, seppur diversa da quella pensata nel 1990 e dai modelli francesi e tedesco, è una grande opportunità e, allo stesso tempo, una sfida..”.

La legge é chiara e tutela anche i Comuni del Golfo Paradiso che temono di essere inglobati indistintamente nell’area metropolitana. Compito dei Comuni con meno di 5000 abitanti è di attivarsi e di non perdere di vista le scadenze del 1 gennaio 2013 e 1° gennaio 2014 riguardanti l’accorpamento dei servizi. Tra meno di un mese, il 2 ottobre prossimo, il Consiglio delle Autonomie locali dovrà trasmettere alla Regione l’ipotesi di riordino delle province. L’ente di via Fieschi avrà ulteriori venti giorni di tempo per inoltrate la proposta al Governo. I 67 Comuni della provincia di Genova sono destinati a confluire nella Città Metropolitana Genovese e dovranno lavorare di comune accordo nel predisporre lo statuto chiamato a regolare i rapporti tra i Comuni e la Città Metropolitana.