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    edizione cartacea, il tappiro

    di Michela De Rosa | 01 Settembre 2010 | in categoria/e edizione cartacea il tappiro

    IL TAPPIRO... INDIGESTO. Dopo lo scandalo del locale chiuso per pesce avariato clienti e ristoratori insorgono

    > A fine mese un incontro con Guardia Costiera e albergatori per definire regole di controllo e di tutela per i clienti
    IL TAPPIRO... INDIGESTO. Dopo lo scandalo del locale chiuso per pesce avariato clienti e ristoratori insorgonoLa consegna del Tappiro d'ardesia a Renato Montereggio da parte di Michela De Rosa

    Mai come in questo caso sono state appropriate frasi del tipo ‘è una situazione indigesta’ oppure ‘mi sta rovinando il fegato’ o ‘mi sta sullo stomaco’: parliamo delle diverse indagini che - ahinoi - questa estate hanno visto protagonisti ristoranti più o meno noti (e più o meno cari!), dove si spacciava per fresco pesce avariato.  La cosa ha giustamente indignato tutti, aggiungendo una comprensibile rabbia quando si trattava di ristoranti prestigiosi in posti prestigiosissimi, nei quali ci si aspetterebbe di essere trattati come sovrani e non come... somari. In particolare la vicenda del ristorante ‘inquisito’ a Lavagna ha scaldato gli animi, tanto da scatenare un vero e proprio boicottaggio in Internet con cui si invitavano le persone a non frequentare i ristoranti della città. Il primo pensiero spontaneo è ‘perché disertare tutti? Basterebbe non andare in quello sotto accusa’. Eh già, il fatto è che bisognerebbe sapere chi è.
    Ma la legge impone di non fare nomi durante le indagini e così i giornali possono sì strillare il fattaccio creando il panico tra clienti e turisti, ma sono impossibilitati a dare l’informazione che tutti vorrebbero: il nome del locale da evitare. Così oltre il danno la beffa perché nel dubbio ci rimettono tutti: ‘Se non si può fare il nome dell’accusato - afferma Renato Montereggio dell’Unione ristoratori di Lavagna - allora che non si dica nemmeno la città ma si parli di ristorante del comprensorio, perché altrimenti al cliente rimane comunque il timore di incappare proprio nel locale a rischio e contemporaneamente si lede l’immagine di un’intera categoria, di persone che fanno questo lavoro con passione e dedizione ‘
    I ristoratori non sono comunque rimasti a guardare e venuti a sapere del boicottaggio, nonché stanchi delle battute amare dei clienti, si sono organizzati: ‘Come prima cosa - continua Montereggio- abbiamo organizzato una cena a base di pesce crudo invitando diversi esponenti della città tra cui il Vice Sindaco Mauro Caveri e il presidente del Consorzio Centro Storico Nico Caffese per testimoniare che non c’è nulla da temere.’ Ma l’iniziativa più importante avverrà a fine settembre: i ristoratori hanno organizzato un incontro con albergatori e Guardia Costiera per definire insieme un protocollo di regole a tutela ovviamente della clientela ma anche della loro stessa professione  e di quella immagine guadagnata in anni di lavoro e che si può perdere in un giorno solo. Per colpa di altri. Proprio per questo il Tappiro d’ardesia è stato consegnato a Montereggio in rappresentanza dei tanti colleghi ‘attappirati’ che operano con passione e qualità.


     


    I commenti dei lettori
    Lino Gattorna:

    Premetto sono della Val F:B: e ristoratore all´estero da una vita.
    La Riviera e´stata annientata, turisticamente, dai soliti furbetti disonesti! Ristoratori appassionati solo del mucchio (di palanche) Avidi e stupidi.
    Tutto cio´premesso passo alle mie verita´che non sono assolutamente lontane dalla realta´.
    Ci sono state generazioni di baristi che hanno servito il cappuccio (brodo) ai turisti stranieri. (intanto nun capiscian ninte) Spiego: dopo aver fatto il caffe agli Italiani, con il fondo rimanente hanno riempito bottigliette di Coca Cola. Brodaglia che serviva a fare il cappuccio su menzionato. O il prezzo truccato , sempre per i malcapitati foresti. Non parliamo di Sciacchetra´delle 5 terre propinato per assolutamente ORIGINALE! Devono solo dirmi dove si trovano le cantine che lo producono. Non esistono neanche piu´le vigne. O pesce congelato venduto per fresco! Qui sono tornato agli anni 60 in poi. Non gridate allo scandalo sono in grado di fornire prove con nomi e luoghi, in ogni momento pubblicamente e con tanto di firma. Tenete presente che l´agonia turistica della liguria e´sotto gli occhi di tutti. Spero che non ci siano persone che osino affermare che tutto va a gonfie vele. Strutture alberghiere fatiscienti (attrezzate pietosamente) o Alberghi di prim´ordine ( ca. 15 o giu´di li) che sopravvivono con convegni. Turisti certo, 2 anime perse nei fine settimana fanno il mordi e fuggi. Nelle passeggiate i vecchietti (Gente piu che perbene) Milanesi, Torinesi, Cremonini, Modenesi, etc. che hanno l´appartamento comperato o in affitto. Gli unici ad andare a gonfie vele i Farmacisti! Discoteche luoghi di ritrovo per giovani praticamente 0,000001. Guai disturbare chi paga l´affitto, ai pochi proprietari in loco. A Portofino viene praticato il sovrapprezzo esorbitante, (tanto nu i venian ciu´) Frequentavo il borgo quando la banda di Guenther Sachs etc. era fissa nel paese. Oggi i nostri cugini a Saint Tropez li hanno tutti. Noi i gran furbi guardiamo. Non temo nessuna denuncia!


    Lino Gattorna:

    Premetto sono della Val F:B: e ristoratore all´estero da una vita.
    La Riviera e´stata annientata, turisticamente, dai soliti furbetti disonesti! Ristoratori appassionati solo del mucchio (di palanche) Avidi e stupidi.
    Tutto cio´premesso passo alle mie verita´che non sono assolutamente lontane dalla realta´.
    Ci sono state generazioni di baristi che hanno servito il cappuccio (brodo) ai turisti stranieri. (intanto nun capiscian ninte) Spiego: dopo aver fatto il caffe agli Italiani, con il fondo rimanente hanno riempito bottigliette di Coca Cola. Brodaglia che serviva a fare il cappuccio su menzionato. O il prezzo truccato , sempre per i malcapitati foresti. Non parliamo di Sciacchetra´delle 5 terre propinato per assolutamente ORIGINALE! Devono solo dirmi dove si trovano le cantine che lo producono. Non esistono neanche piu´le vigne. O pesce congelato venduto per fresco! Qui sono tornato agli anni 60 in poi. Non gridate allo scandalo sono in grado di fornire prove con nomi e luoghi, in ogni momento pubblicamente e con tanto di firma. Tenete presente che l´agonia turistica della liguria e´sotto gli occhi di tutti. Spero che non ci siano persone che osino affermare che tutto va a gonfie vele. Strutture alberghiere fatiscienti (attrezzate pietosamente) o Alberghi di prim´ordine ( ca. 15 o giu´di li) che sopravvivono con convegni. Turisti certo, 2 anime perse nei fine settimana fanno il mordi e fuggi. Nelle passeggiate i vecchietti (Gente piu che perbene) Milanesi, Torinesi, Cremonini, Modenesi, etc. che hanno l´appartamento comperato o in affitto. Gli unici ad andare a gonfie vele i Farmacisti! Discoteche luoghi di ritrovo per giovani praticamente 0,000001. Guai disturbare chi paga l´affitto, ai pochi proprietari in loco. A Portofino viene praticato il sovrapprezzo esorbitante, (tanto nu i venian ciu´) Frequentavo il borgo quando la banda di Guenther Sachs etc. era fissa nel paese. Oggi i nostri cugini a Saint Tropez li hanno tutti. Noi i gran furbi guardiamo. Concludo, Non temo nessuna denuncia!


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