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09 Marzo 2012 | in categoria/e attualita

dall'8 marzo: personale al posto dei modelli per lanciare la collezione disegnata per COOP da Katharine Hamnett, incoronata “Queen of Green” da Vogue UK

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

La nuova collezione equosolidale primavera-estate, proveniente da una filiera pulita e tracciabile
Non slogan ma idee, portate, meglio indossate, con forza. Ѐ un incontro d’eccezione, quello fra Coop, prima catena della grande distribuzione in Italia, che ha nel consumo responsabile una delle sue ragioni d’essere, e la stilista inglese pioniera della moda etica Katharine Hamnett, tanto famosa oltremanica da ricevere una delle più alte onorificenze britanniche (Commander of The British Empire). La Hamnett, incoronata “Queen of Green” da Vogue UK, ha disegnato per Coop una collezioneprimavera-estate, di chiara impronta ecologista, ma con lo stile che l’ha fatta conoscere in tutto il mondo. L’idea di base è costruire una moda che non sia solo apparenza, ma che sia in grado anche di far pensare, trasformando semplici t-shirt in potenti strumenti di comunicazione. Una moda realizzata in cotone rigorosamente biologico e certificato Fairtrade, in arrivo dall’India, in grado di garantire adeguata remunerazione e migliori condizioni di vita ai coltivatori locali.

Per celebrare l’Anno Internazionale della Cooperazione 2012, Katharine Hamnett ha ideato una t-shirt con lo slogan “TOGETHER IT IS POSSIBLE”, disponibile per Uomo e Donna. La collezione comprende poi altri slogan classici di Katharine Hamnett, tra i quali “LOVE”, “KNOWLEDGE IS POWER”,“STOP AND THINK” e, dedicato ai bambini, “LOVE”, “GENIUS” e “SAVE THE FUTURE”.

La collezione, che rappresenta il primo step di un percorso che continuerà nel prossimo autunno/inverno, comprende mini abiti, t-shirt, polo, shorts e leggings per donna; pantaloni, polo, camice, t-shirt, per uomo; t-shirt per bambini e neonati.

“La sfida creativa - spiega Katharine Hamnett- è quella di trovare qualcosa che funzioni a tutti i livelli, per il bene di tutti gli esseri e le creature viventi. Con Coop è possibile rendere il commercio equo lungo tutto il sistema distributivo”.

Alla collezione sono stati dedicati anche un sito internet www.vestosolidal.it e una pagina face book, che accompagneranno il lancio e diventeranno un punto di riferimento e approfondimento sul progetto. Sito e pagina facebook saranno animati da vari eventi: tra i primi da segnalare la collaborazione con la Nuova Accademia delle Belle Arti di Milano i cui studenti fotograferanno nelle galleriedei punti vendita Coop soci e clienti con le t-shirt Katharine Hamnett per Solidal Coop. Queste fotografie saranno pubblicate e condivise sul sito e su facebook.

“Per noi di Coop - afferma Maura Latini, vicepresidente Consiglio di Gestione di Coop Italia - l’incontro con Katharine Hamnett risulta perfettamente in linea con un percorso di impegno che ha visto negli anni sviluppare un’importante linea di prodotti del commercio equo e solidale a marchio Solidal Coop, che comprende anche prodotti tessili, oltre a molti progettidi aiuto allo sviluppo e solidarietà nei Paesi più svantaggiati del mondo”

“Crediamo in questa collaborazione - conclude Domenico Brisigotti, direttore prodotto a marchio Coop Italia - perché abbiamo la possibilità di proporre al consumatore una collezione originale per il mercato italiano; originale perché, rispetto ad altri progetti, in questo caso il contenuto stilistico e l’impatto etico si coniugano al meglio. La campagna che accompagna questo lancio, “Vesto come penso”, vuole proprio intercettare la domanda, crescente anche in Italia, di un consumo “etico” già presente in altri mercati, ma anche nel mondo dell’abbigliamento”.

La collezione primavera-estate arriverà nei punti vendita Coop (in Liguria solo negli ipermercati) a partire dall’8 marzo.

In Liguria, la collezione è stata presentata nell’ambito di una sfilata organizzata dall’Ipercoop Il Gabbiano di Savona, che, in concomitanza con la Giornata Internazionale della Donna, ha scelto di mandare in passerella uomini e donne comuni, anziché modelli professionisti, proprio per contrastare gli standard di bellezza impossibili imposti dal mondo della moda e l’immagine distorta della donna proposta talvolta dai media.