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    attualità

    01 Maggio 2009 | in categoria/e attualita

    Brutture del territorio: aperta la nuova sede di Italia Nostra per accogliere le vostre segnalazioni

    Brutture del territorio: aperta la nuova sede di Italia Nostra per accogliere le vostre segnalazioni

    “Che orrore quelle costruzioni!”, “Com’è degradato questo parco...”, “Quella chiesetta cade a pezzi”, “è l’unico ponte romano, sta crollando”, “Ma tu guarda, un palazzo storico ridotto così!”, “Ma chi ha dato il permesso di costruire quella cosa e rovinare il panorama!” ... e via discorrendo: quante volte camminando per strada o passeggiando per le nostre belle valli o sui lungomare vediamo delle indicibili brutture che ci fanno arrabbiare per l’insulsaggine di interventi più che discutibili, o per l’abbandono da parte di chi di dovere?
    Eppure in Regioni come la Liguria che sono (dovrebbero) votate al turismo, bisognerebbe davvero porre attenzione a tutto ciò che ci circonda. Sappiamo che non è così e non basta mugugnare a denti stretti: bisogna farsi attivi e riportare quei casi in cui la cosa pubblica non arriva, o arriva male. Proprio per accogliere le segnalazioni e dare loro voce è stata da poco aperta la nuova sede di Italia Nostra, a Lavagna in Piazza Cordeviola 18, concessa in forma agevolata dal Comune. Chiunque può portare a loro conoscenza situazioni di degrado o di perciolo ambientale, storico, architettonico, tutti i sabati dalle 11 alle 12 o al numero 377.2086060.
    L’Associazione, che non ha appartenenze politiche, nel tigullio esiste dal 1965 e negli anni si è attivata per molte situazioni in diversi Comuni.
    Attualmente, tra le altre cose, stanno seguendo il ricorso al TAR contro la vendita della Colonia Fara di Chiavari che, afferma Annamaria Castellano “deve rimanere pubblica”.
    Su Chiavari ci sono anche altri interventi che vengono monitorati: “Il progetto della nuova colmata - aggiunge - si presenta come una colata di cemento sul mare e se nessuno si è presentato all’asta un motivo ci sarà”
    Ovviamente il borgo più famoso è osservato con attenzione e agennaio c’è stato un intervento presso il Comune ed Ente Parco sui nuovi orribili muretti in blocchetti di conglomerato a Portofino mare (Vedi foto).
    Gli entroterra non sono privi di grattacapi: “A Borzonasca stiamo seguendo l’eventuale apertura del poligono di tiro e della fabbrica di munizioni che si troverebbero all’interno di percorsi turistici quale l’Alta Via dei monti liguri, il Sentiero della Resistenza e la Via del castagno. L’assurdità, oltre all’impato ambientale è che su questi itinerari si sono investiti molto soldi pubblici in forme pubblicitarie per farci venire i turisti e poi cosa gli facciamo vedere, le fabbriche?”
    A Mezzanego desta preoccupazione la possibile demolizione del caratteristico arco di entrata al paese, mentre lascia davvero perplessi il nuovo frantoio: “invece di farlo in modo tradizionale e farne, perché no, anche un’attrazione come fanno in molte Regioni, sono stati costruiti tre capannoni cubici, del tutto alieni al contesto ambientale e all’immagine che si ha del prodotto stesso”.
    “Si cerca anche di essere propositivi - conclude Roberto Simoncini - proponendo ai Comuni progetti di riqualificazioni urbanistiche e di recupero, come quella che abbiamo appena proposto a Lavagna per il recupero dell’antica Via Romana. Inoltre diamo molta importanza alle attività educative e abbiamo attivato, ormai dieci anni fa, l’orto botanico presso la Scuola elementare di Cavi, progetto che ora prosegue da solo”.
    Ora i cittadini conoscono un’altra via per portare a conoscenza degli enti preposti e dell’opinione pubblica i casi da tenere sott’occhio. Resta da considerare che occorre sempre e comunque agire con buon senso , perché - banale a dirsi ma fa sempre bene ricordarlo - non tutto ciò che sembra sbagliato lo è, non tutto ciò che sembra giusto lo è.

    Partita da Chiavari la proposta di legge per responsabilizzare le associazioni
    Attualmente le associazioni ambientaliste e culturali possono ricorrere al giudice amministrativo, impedendo o ritardando la realizzazione di opere pubbliche, senza assumere alcuna responsabilità nel caso in cui i ricorsi vengano respinti: sulla base di queste osservazioni il Sindaco di Chiavari Vittorio Agostino ha scritto a Governo e parlamentari liguri per chiedere un intervento legislativo che ponga le associazioni di fronte alle loro responsabilità, in modo da frenare i ricorsi pretestuosi, fatti con il solo e unico scopo di impedire la realizzazione dell’opera pubblica. La proposta di legge 2271, sottoscritta da 136 deputati del Pdl, ha visto come primo firmatario l’onorevole Michele Scandroglio, coordinatore regionale del Pdl.
    Michela De Rosa


     


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