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    attualità

    01 Aprile 2009 | in categoria/e attualita

    San Pietro di Sturla a Carasco: un motore di giovani per recuperare la storia e le tradizioni del paese

    San Pietro di Sturla a Carasco: un motore di giovani per recuperare la storia e le tradizioni del paese

    Con l’arrivo due anni or sono del Parroco Don Paolo Gaglioti un gruppo di giovani e non solo ha preso a cuore il recupero della loro chiesa parrocchiale, delle opere che i “vecchi” hanno con cura tramandato e delle tradizioni che rischiano di essere cancellate. Con lui è rinata la Comunità che ha messo in campo numerose iniziative per tenere insieme le 300 anime presenti. Nel 2008 si è provvedutoa sostituire tutte le vetrate con nuove motorizzate e un altro intervento importante è stato l’automazione del concerto di campane, uno dei più belli della zona, di cui quest’anno ricorre l’ottantenario: inaugurato il 29/12/1929, a fine anno verrà ricordato dal Comitato “Amici di San Pietro”, riproponendo foto dell’epoca e il discorso tenuto in quell’occasione.
    Altri lavori devono essere fatti quali i tetti della chiesa e la sostituzione del rosone sulla facciata. La parrocchia di S. Pietro è legata alla figura della Madonna innanzitutto, come già detto, all’Addolorata la cui statua lignea, molto bella e preziosa, è attualmente in restauro per riportarla all’antico splendore. Si sono rivalutate le edicole mariane dislocate nei vari quartieri in particolare quella in Loc. Dal Costa situata ai piedi della strada pedonale comunale che porta alla chiesa, è stata restaurata lo scorso anno ed inaugurata l’11/05/2008; la statua in marmo in essa contenuta è custodita e ammirabile in chiesa, al suo posto è stata collocata un’immagine della madonna di Lourdes portata da un parrocchiano recatosi in pellegrinaggio. Quest’anno verrà celebrato il mese mariano recitando il rosario presso queste edicole. Infine la parrocchia di S. Pietro di Sturla vuole salutare l’arrivo della primavera 2009 con una manifestazione originale che permetta di passare una giornata all’aria aperta, in compagnia, gustando prelibatezze culinarie e fare un’opera di beneficenza.
    Organizza, pertanto, anche grazie alla collaborazione del Comune di Carasco per Domenica 26 aprile 2009 la 1° edizione della marcia non competitiva “SAN PE A Pè”. La marcia è rivolta a tutti, grandi e piccini, esperti e non, attraverserà le strade della parrocchia immerse nel verde, non presenta difficoltà nel percorso e permetterà di ammirare dalla “più bella terrazza del comune” una magnifica veduta su Carasco. Al termine della marcia, dopo la premiazione, seguirà il “Pranzo insieme” realizzato dal gruppo parrocchiale “Amici di S. Pietro”. Una Comunità che testimonia l’amore verso la propria chiesa, davvero artistica e di pregio: all’interno sull’altare maggiore è presente una statua lignea di pregevole valore raffigurante San Pietro Apostolo, opera degli inizi del ‘900 dello scultore Canepa.Particolari gli affreschi e le opere esposte, singolare la derivazione dell’altare maggiore, proviene infatti dall’ex chiesa di San Francesco a Chiavari, nel 1803 a causa della soppressione degli ordini religiosi da parte di Napoleone, venne smantellata la chiesa (attualmente utilizzata come civico auditorium), l’astuzia del parroco di allora fece in maniera di poter recuperare l’altare e sostituirlo quale altare maggiore per la chiesa di San Pietro di Sturla.
    Curiosa anche la storia dell’organo, venne acquistato nel 1810 dalla Compagnia della Buona Morte di Chiavari. Nello stesso anno il parroco del tempo Don Sanguineti acquistò dall’Amministrazione del Santuario di N.S. dell’Orto in Chiavari il coro in legno di noce la cui metà venne collocata in chiesa l’altra metà venne venduta per £. 34. La chiesa è particolarmente antica compare per la prima volta in un documento a firma del notaio Stefano Corradi del 1288. Probabilmente fu chiesa succursale o annessa ad altra parrocchia, dapprima a quella di S. Nicolò di Paggi attorno al 1477, in seguito a quella di Rivarola, ed infine verso il principio del 1600 a quella di S .Colombano di Vignale. Nell’anno 1619 con decreto del 12 novembre fu eretta parrocchia autonoma da Mons. Domenico De Marenis Arcivescovo di Genova nominando primo parroco Prete Agostino Bertani da Compiano della Diocesi di Piacenza, in seguito Mons. Amedeo Casabona innalzò la Parrocchia al titolo di prevostura.


     


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