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    attualità

    01 Novembre 2009 | in categoria/e attualita

    Sentenza Crocifisso: “ l’UDC è per un’Europa laica che riconosca le proprie radici cristiane“.

    Sentenza Crocifisso: “ l’UDC è per un’Europa laica che riconosca le proprie radici cristiane“.


    RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
    Il gruppo consiliare dell’UDC ritiene doveroso fare alcune considerazioni, che nascono spontanee dopo la sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, che dichiara illegittima la presenza del Crocefisso nelle Scuole Italiane. Tale decisione é un grave atto di non riconoscimento delle radici cristiane dell’Italia e dell’Europa e va contro la cultura e le tradizioni del nostro Paese. Ritiene, inoltre, che la presenza del Crocefisso in classe non sia un’occasione di “disturbo “ per ragazzi di altre religioni o atei, ma sia un simbolo della tradizione cristiana condiviso al di là delle convinzioni di ciascuno. Non è un’imposizione religiosa, ma espressione dell’identità di un popolo. Togliere il Crocefisso dalle pareti delle nostre aule non è un atto di giustizia nei confronti di chi ha tradizioni diverse e proprie credenze religiose, ma, piuttosto un’offesa nei confronti di coloro che appartengono ad una tradizione cristiana, portatrice di valori di rispetto e di riconoscimento delle differenze etniche, che professano religioni diverse dalla nostra. Quanto affermato è in piena linea con le parole pronunciate dall’Onorevole Casini in un’intervista al TG2 e che recita “ l’UDC è per un’Europa laica che riconosca le proprie radici cristiane“. Pertanto, non possiamo che condannare la sentenza della Corte Europea, auspicando un ricorso da parte del nostro Governo che possa riconoscere veramente i diritti umani e rispetti le norme del Concordato tra Stato e Chiesa, dando dignità alla nostra tradizione. Il gruppo UDC, inoltre, ha consegnato il 5 novembre u.s. un’interrogazione con richiesta di risposta scritta al Sig. Sindaco e all’Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Chiavar, per acquisire le proprie posizioni in merito a tale problematica.
    IL CAPOGRUPPO “UDC"
    Maria Stella Mignone


     


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